Come era bello al Parco degli Olmi quando…
CULTURA E SPETTACOLO - 24 10 2020 - Ezio (Méngu)
Verrebbe da dire: toglietemi tutto… ma non la Sagra del Chisciöl al Parco degli Olmi in Tirano. Il maledetto Coronavirus ci ha tolto la spensieratezza dello stare insieme in tante occasioni. Molti di noi pensando al bel tempo passato in allegria nelle sagre paesane, ora tolte per DPCM per motivo di contenimento dell’epidemia di Covid -19, ci fa ripensare a come eravamo fortunati. Tranquilli, abbiamo saltato una di Sagra ; auguriamoci la prossima di farla alla grande. Quando si ha la fortuna, il benessere, la salute sempre a portata di mano, diventa consuetudine e pochi apprezzano. Propongo un mio pensiero. Come era bello al Parco degli Olmi quando… Nell’allegra brigata del ventilato Parco degli Olmi sul palco si danzava e nei tavoli mille e più persone gustavano il delizioso chisciöl con i bicchieri colmi del buon vino Valtellina. Gente, che abnegazione! Gli amici della Pro Loco pieni di forza e di sorriso tra padelle, fuochi, e gran fumanti pentoloni con il sudore che colava come fonte dal loro viso cucinavano con brio per tanti beoni e mangioni. Polenta, chisciöl, salsicce, mentre le graziose donne con un volteggiare leggiadro di piatti e di gran sorrisi, con fugace e sapiente esposizione di seni e minigonne, facevano arrapare i ragazzotti illuminando i loro visi. A me ! A me ! Urlava da un banco un piacente signore. Dopo aver annusato nell’aria il profumo della polenta, biascicava : “ Ragazze venite a me che sono delle ore che aspetto la taragna.. Di vino ne ho bevuto una brenta, non sono ciuco , di quella polenta profumata vado pazzo, sono allegro, spensierato, e cantando mi sento felice, e se vedete che oggi ho il viso rosso e un poco paonazzo il motivo è che vo’ cercando una donna ammaliatrice. Ecco un vivace e argentino grido dalla panca accanto. Si è fatta sentire Antonella, rossa in viso, ricciuta e bella che gli sussurra : “vien da me che una canzone ti canto e se vuoi baciarmi , baciami come una tua sorella “. Poi i due campioni con il canto trascinano la gente in un gran tripudio di allegria e , in piedi, tutti in coro alzano il bicchiere pieno e gridano accoratamente: Viva il Pietro per l’organizzazione e il suo gran lavoro. Così era ai bei tempi passati, quando il simpatico Roberto si aggirava tra i tavoli stracolmi di cibi caldi imbanditi, salutava e abbracciava la gente stringendola a cuore aperto con il suo fare signorile tra i potenti mangiatori accaniti. Lui diede l’anima per il chisciöl della Confraternita, fu gran Vice Presidente e brillante e vivace animatore fu artefice d’ogni azione per portare altrui aiuto nella Vita, la sua scomparsa desta ancora nei cuori gran dolore. . Quel tempo gioioso della Sagra sembra ora scomparso , a causa del propagarsi di un nuovo virus fatale e maledetto, che nell’aria improvvisamente nel Mondo è apparso obbligando tanta gente a rintanarsi sotto il suo tetto, per timore di ricevere e di portare ad altri il contagio. O bel tempo in cui nel fresco e ventilato Parco degli Olmi ognuno si sentiva a casa propria e a proprio agio: ora è deserto e di paura e di sospetti i cuori sono colmi. Tranquilli ! Tornerà presto quel tempo felice e spensierato. Allora diremo, per nostra comune esperienza che la Vita è bella. Potremo abbracciarci senza timore del virus dannato, e al Parco degli Olmi gusteremo ancora la deliziosa frittella. Ezio (Méngu)
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