MENU
/nausicaa

Il cerchio simboleggia il cielo

CULTURA E SPETTACOLO - 08 05 2018 - Méngu

CONDIVIDI

/nausicaa1

Nel VI libro dell’Odissea troviamo Ulisse naufrago sulle coste di Scheria. Su quella deliziosa costa Nausicaa, consigliata da Atena, si era recata con le molte sue ancelle e serve per  giocare a palla e per lavare le loro vesti bianche: Ulisse, naufrago e stanco, dormiva sulla spiaggia tra i cespugli quando fu risvegliato dal vocio dei loro giochi;  si alzò nudo  tra i cespugli della spiaggia  spaventando le fanciulle che giocavano. Serve e ancelle fuggirono,  ma Nausicaa “dalle bianche braccia“ lo accolse con grazia e misericordia, coprendolo con dei vestiti. Poi gli indicò la strada che conduce alla casa di suo padre Alcinoo,  che lo accolse come ospite.  

 

Ecco dunque  “perché”   quel bel condominio è stato chiamato “Nausica”. Esso è  segno di accoglienza per tutti quelli che vi ospitano o che sono stati ospitati, o che vi ospiteranno negli spaziosi e luminosi appartamenti. Questo dico poiché anch’io vi ho abitato per più di vent’anni al quinto piano, proprio dove l’ultimo oblò  centrale volgeva verso il Grant Hotel Tirano.  

 

Ricordo con piacere e nostalgia la vista meravigliosa sull’antico albergo purtroppo demolito nei primi anni ’70 . Così l’indimenticabile  e bravo architetto Ettore Ferrari ricordava la visione di quella struttura : “Il Grand Hotel Tirano, in puro stile “fin de siècle”, perla in un grande parco di cedri, è stato suicidato da un “moderno“ Centro Commerciale, impropria terminologia, per definire una serie di negozi; Centro Commerciale dall’architettura “ fine razionalismo“ alla quale peraltro anch’io ho professionalmente contribuito, seppur malvolentieri, giovane inesperto.

 

Del Grand Hotel  si ricordano ancora le feste che lì si consumavano, sotto il controllo creativo del Signor Sipser, venuto da lontano, che presto  intuì l’inizio della decadenza, preferendo luoghi e alberghi più mediterranei e più sicuri “. Da quel balcone circolare, nei primi anni ’70 , seduto in quei sedili, ho  sofferto vedendo abbattere quel prestigioso Hotel . Allora tanti come me si rendevano conto che la scomparsa dell’antico e importante complesso con parco secolare segnava inevitabilmente la fine di un' epoca legata ai fasti dei primi anni del secolo diciannovesimo quando ancora si danzava al ritmo dei valzer viennesi, quando in quelle fastose sale tintinnavano le sciabole e gli speroni di baldi ufficiali e facevano da contrappunto i fruscii delle sete e delle crinoline delle fanciulle di rango. Quell’antico e importante Hotel è ancora nei cuori di tanti che oggi hanno i capelli grigi. Ma non solo quel grande complesso alberghiero è scomparso, sono scomparsi altri luoghi “ sacri “ di memorie e pregni di storia della Tirano che fu.

 

Ma ecco che nei primi anni ‘70 una nuova struttura architettonica nella veste del condominio “Nausicaa”  progettato dall’architetto Giancarlo Bettini ha fatto capolino. Nella nuova architettura è apparso il “ cerchio “  che simboleggia il cielo e tutte le strutture cosmiche.  Il movimento circolare è un movimento perfetto , immutabile poiché non ha fine e nemmeno variazione e può legare più simboli.  Lega la croce  che conduce al quadrato e questi due segni  simboleggiano il tempo e lo spazio. Osservando quei balconi circolari dall’interno essi portano luce dallo spazio come da un tunnel dallo sfondo celestiale. Osservandoli dall’esterno  i balconi circolari sembrano proteggere con intimità, sicurezza e conforto coloro che vi abitano. Chi invece si siede sui sedili rimane sospeso come su una carlinga di un aereo e rimane protetto dalle intemperie , da vento e anche da suoni sgradevoli.

 

Non so se l’architetto Giancarlo Bettini , nel progettare quella struttura architettonica ha analizzato tutto ciò, ma vi assicuro che queste mie sensazioni sono dettate dall’esperienza abitativa. Poi, per me,  queste sensazioni sono unite da tanti bei ricordi di tante brave persone che in quel condominio ho conosciuto e che hanno collaborato nelle piccole cose di gestione del condominio.  Tant’è che ogni volta che transito lì appresso il mio sguardo sale a quelle finestre rotonde ( agli oblò, come li chiamavano allora ) che rammentano parte del mio vissuto  dei tempi giovanili. Grazie architetto Bettini per il progetto di quel palazzo chiamato “Nausicaa”, in segno della grazia della principessa. Io spero e credo che questa architettura particolare rimanga tra le più ammirate di Tirano.

 

Molte volte ho notato turisti sbarcati dal Trenino rosso del Bernina fotografare il palazzo, ma pochi o nessuno ho visto fotografare il “Centro commerciale “ appresso.   

 

Méngu

GALLERY

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI