MENU

Il Libro dei miracoli e il santuario a repìt

CULTURA E SPETTACOLO - 10 09 2020 - Ivan Bormolini

CONDIVIDI

/LA PAGINA DI APERTURA DEL LIBRO DEI MIRACOLI
LA PAGINA DI APERTURA DEL LIBRO DEI MIRACOLI

(Prima parte di I. Bormolini) Nelle due precedenti puntate avevo fatto cenno a miracoli della Vergine Maria a seguito della sua apparizione, ricordando in particolare la guarigione del cognato di Mario Homodei. A questo punto è necessario parlare in modo più diffuso dei tanti miracoli verificatisi in quegli anni e soprattutto del Libro dei Miracoli.

 

Ma che cos'è il Libro dei Miracoli? Si tratta di un documento che è tutt'oggi di grande rilevanza religiosa e storica. Questo è un manoscritto conservato nell'Archivio del santuario e vi erano, stati registrati in italiano volgare dell'epoca, settantaquattro miracoli operati dalla Madonna di Tirano a partire dal giorno della sua apparizione (29 settembre 1504 ) sino al 1519.

 

Il Libro, risulta essere compilato a più mani e l'autore principale era il notaio imperiale Michele Lazzaroni.

Il tutto è la fonte ufficiale più antica dov'è narrata la vicenda dell'apparizione ed è testimone ufficiale di decine di atti prodigiosi.

Tra questi vi sono guarigioni inaspettate e straordinarie e figura anche il risuscitamento dei bambini nati morti.

Nel Libro dei miracoli, gli eventi miracolosi sono narrati come una cronaca e quasi nel momento stesso in cui si compivano, soprattutto per quelli che si erano verificati in santuario.

 

Quest'opera rientra in quel genere di letteratura devozionale-religiosa a cui appartengono i cosiddetti “repertori di miracoli”, ovvero raccolte di eventi prodigiosi operati dalla Madonna o da santi.

La storica Saveria Masa che ha studiato il manoscritto, ha certificato che nello stesso vi si legge la realtà umana declinata in tutte le sue molteplici dimensioni, in particolare, vi è descritta l'esperienza del “limite”, quello terreno ( malattia, dolore e morte ) e nello stesso tempo quello spirituale, rivolto verso l'eternità, espresso mediante la certezza della fede e la devozione incondizionata alla Madonna.

Sempre Saveria Masa, afferma che scorrendo i racconti delle prodigiose guarigioni, emergono interessanti e molteplici indizi utili a ricostruire uno spaccato di storia locale e culturale dell'epoca.

 

Nel Libro dei miracoli si coglie la varietà delle attività economiche e professionali, l'esercizio delle cure mediche, la connotazione sociale della donna e dell'infanzia e l'esistenza di profondi legami famigliari e affettivi.

Va detto che la malattia nel manoscritto è espressa nelle sue forme peggiori e incurabili ed è vista come una condizione irreversibile: frequenti erano i casi disperati, davanti alla cui gravità, la medicina ufficiale e quella empirica, nulla potevano fare data la limitatezza delle loro cognizioni.

Nel Libro si legge di agonizzanti che sul letto di morte, trovavano la forza nella fede rivolgendo un'implorazione alla Madonna di Tirano, venendo così miracolati e sanati.

Si narra della guarigione di numerosi storpi, paralitici, muti, sordi e ciechi, parecchi erano anche i miracoli per incidenti occorsi sul lavoro, così come tanti erano i casi di donne salvate da morte quasi certa durante un parto difficile e doloroso.

 

Dai miracoli documentati a favorirne erano molto spesso i bambini, la loro presenza nel Libro dei miracoli risulta infatti essere una costante.

In quell'epoca la mortalità infantile era molto elevata, si stima che circa il 50% dei bambini non sopravvivesse al primo anno di vita, inoltre la mortalità persisteva in modo marcato almeno sino al decimo anno di età.

Oltre a questo, numerosi erano gli aborti spontanei ed i già citati decessi durante il parto. Il manoscritto è anche testimone di una singolare tipologia di miracolo, quello inerente alla resurrezione temporanea dei bambini nati morti affinché potessero ricevere la grazia del battesimo e salvarsi così dal Limbo, la teologia cristiana di quel periodo relegava i bambini che non avevano ricevuto il battesimo senza possibilità di salvezza, negando anche la sepoltura in terra consacrata.

 

Tra le pagine del Libro, sono registrati ben venticinque resuscitamenti avvenuti dal 1505 al 1519; si tratta di un numero senza dubbio consistente confermante a pieno titolo il carattere di santuario a repìt, assunto dall'erigenda chiesa di Madonna sin dalle sue origini.

Cosa si intende per santuario a repìt?

I santuari a repìt, o santuari del risveglio erano chiamate quelle chiese, generalmente dedicate al culto mariano, sorte sul finire del XVI secolo; queste erano specializzate nell'operare questi singolari miracoli mediante la celebrazione di un rituale che si svolgeva con modi sconcertanti.

I corpi dei piccoli nati morti venivano adagiati sull'altare dove sembravano manifestare movimenti e segni, emissione di lacrime, saliva sangue che venivano generalmente interpretati dai testimoni oculari quali segnali di ritorno alla vita.

 

Al cospetto di questi eventi veniva somministrato il sacramento del battesimo conferendo così una degna sepoltura.

Il manoscritto racconta vicende di molti genitori affranti per la nascita di un figlio morto, al quale come detto, veniva negata la salvezza eterna. Queste famiglie non esitavano a compiere lunghi viaggi spesso su tracciati impervi e pericolosi.

“Li vediamo arrivare da Innsbruck e da tutto il Tirolo, dalla Valfurva così come dall' Engadina, anche in pieno inverno.

Con il corpo del piccolo, spesso deposto in una cassetta di legno, giungevano a Tirano al fine di implorare la grazia del risveglio”.

 

(Fine prima parte, la prossima mercoledì 16 settembre)

 

FONTE: MADONNA DE LA SANITATE. 1504: i prodigiosi fatti di Tirano. Storia Mito Fede. Autori: Saveria Masa, Gerardo Monizza Battista Rinaldi. Nodo Libri. Stampa: Tipografia Bettino Sondrio. Le notizie per il presente articolo sono state tratte dal capitolo La Madonna di Tirano tra fede e devozione di Saveria Masa.

La foto di copertina è la pagina di apertura del Libro dei miracoli. E' tratta da Il “ Libro dei miracoli” della Madonna di Tirano. Autrice Saveria Masa. Stampa: Tipografia Bettini Sondrio.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI