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Preti di strada e diaconato alle donne

CULTURA E SPETTACOLO - 22 04 2018 - Méngu

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Papa Francesco raccomanda ai sacerdoti: “Siate preti di strada, la vicinanza è chiave dell’evangelizzazione“. Questo è ciò che raccomanda il capo della Chiesa ai sacerdoti. Ma per ubbidire ad una disposizione occorre avere anche la possibilità di eseguirla. Tanti laici cattolici si chiedono se questo sia possibile, considerato la scarsità di preti che notiamo nelle nostre parrocchie. Certe chiese “urlano“ di solitudine e il fedele è sgomento per la mancanza di un prete. Quante volte succede d’entrare in una chiesa per trovare consolazione, una parola di conforto di un prete e trovare solo qualche lumino acceso o un  “desolato”  crocefisso che ti spezza l’animo di tristezza, e non la presenza di un prete che  possa dare risposta ai tuoi più intimi interrogativi personali o esistenziali.

 

Come possono  i preti ubbidire al comandamento del Papa in una situazione di così scarsi preti e a  volte talmente vecchi da far fatica ad alzare il Calice e dopo essersi inginocchiati,  a malapena riescono ad alzarsi abbarbicandosi alla balaustra dell’altare?  Qual è quel laico cattolico che non si pone l‘assillante interrogativo della mancanza di preti? Come si può uscirne da questa situazione e far sì che i preti possano avere il tempo d’essere anche preti di strada?  

 

“Siate preti di strada“, ordina  giustamente il Santo Padre. Ma chi sono i preti di strada? I preti di strada sono quei presbiteri che riescono ad esercitare il loro ministero pastorale in diretta relazione con la gente, con il vivere immersi nella fatica del Mondo, humus a volte di terra fertile e a volte arida e pietrosa, per poter dare la vita per la loro missione. Purtroppo  i tempi dell’abbondanza di  preti , nella nostra Europa drammaticamente scristianizzata, sono cambiati e in peggio malgrado il benessere raggiunto. Anzi, a mio parere è stato proprio il benessere personale a far smarrire il sentimento innato della religiosità in ognuno di noi. Non credo di dire sciocchezze dicendo che più la gente è benestante e meno pensa al Divino. Non riesco ad immaginare Cristo seduto su un trono con intorno principi e giullari e nemmeno un Papa con una corte di ricchi principi della chiesa. Vi ricordate il detto dei nostri vecchi? “Quando non ne puoi più attaccati al buon Gesù“. Come dire che quando sei malato o in miseria solo allora occorre ricordarsi della propria religiosità.

 

Ricordo il detto delle tre “ F” dei preti di parrocchia di un tempo: “Füm, fam, frècc" (fumo, fame, freddo),  eppure i preti abbondavano e i preti erano di chiesa e di casa e la gente li sentiva come fratelli . Allora si era più poveri ma più solidali e più religiosi. Ora il detto potrebbe essere, per le nostre chiese, quello delle tre “C” : “ calda, comoda, confortevole” . Nelle nostre comode, calde e accoglienti chiese i fedeli sono sempre di meno e così anche i sacerdoti sembrano grilli che saltano qua e là tra S. Messe con i banchi semivuoti e tra prediche e messaggi di bene che, molte volte, entrano in un orecchio e escono dall’altro.  Sono preti sempre più affannati nel “dare” un culto ai fedeli che magari non meriterebbero.

 

Allora, dico e penso io, come potrebbero fare  “il prete di strada“, se già i preti sono pochi e quei pochi sono oberati di lavoro? Come possono anche seguire le vicissitudini di tanti cittadini bisognosi di conforto? Forse il Santo Padre si riferiva ai tanti alti prelati, a tanti teologi che scrutano giorno e notte nei meandri della Bibbia per trovare nuovi spunti o nuove rivelazioni da “adattare” alle cose del Mondo, o forse si riferiva anche ai monaci e alle monache dei conventi che pregano anche loro giorno e notte per il bene dell’umanità?  Non scandalizzatevi, ma  forse una soluzione sarebbe quella del diaconato delle donne in modo che i preti possano trovare aiuto e collaborazione per far ciò che ha richiesto giustamente Papa Francesco ai suoi sacerdoti. Il diaconato alle donne potrebbe essere una ulteriore apertura del Vangelo al Mondo e non una novità vista come una secolarizzazione della Fede come qualcuno potrebbe pensare. E’ un''opportunità” che può dar molto frutto, poiché il rinnovamento fa parte dell’evoluzione della Vita. Così è, e sarà anche per la Chiesa poiché la Parola del Vangelo si evolve anche con il segno dei tempi, illuminata dallo Spirito.

 

Riporto  testo integrale della risposta di papa Francesco alla domanda sulla possibilità di aprire alle donne diacono nel corso del colloquio con le religiose dell’Unione delle Superiore maggiori.

http://www.famigliacristiana.it/articolo/donne-diacono-ecco-cosa-ha-detto-veramente-il-papa.aspx

 

Méngu

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