Ritornerà un Natale veramente cristiano?

Braccia tese

Bambin Gesù il tuo sorriso
illumina la notte.
L’umile gente Ti adora,
mentre tendi le braccia
come segno d’Amore.
Dolce è lo sguardo di
Tua madre e del suo sposo,
mentre i Magi dalle ricche vesti
cercano il Redentore
nato nella mangiatoia.

e.m.

Ritornerà un Natale veramente cristiano?

All’augurio di buone feste di solito si risponde: “Grazie, altrettanto” e all’augurio di buon Natale cosa si dovrebbe rispondere? Sinceramente sono titubante se rispondere: “Grazie altrettanto o speriamo ritorni il Natale di una volta”. Il dubbio me lo ha fatto venire un sacerdote nella sua omelia della S.Messa delle ore 18.00 di sabato 15 c.m. quando si è chiesto quando ritornerà un Natale veramente cristiano!

Personalmente condivido questa desiderio poiché del Natale di una volta mi sembra di vedere e di sentire ben poco. Non prendetemi per un vecchio nostalgico del “bambinello“ scaldato dal bue e l’asino con la Madonna e Giuseppe che l’adorano, ma il Natale un tempo era una festa dove il raccoglimento e la spiritualità la si sentiva nella gente. Vi pare così anche ora? A me sembra che il Natale si sia trasformato in una giornata di babilonia, in una discarica di regali ben poco utili e con il potere di pulire le tasche anche a chi ha pochi soldi. Le luminarie sono diventate lampare che trascinano la gente come falene innanzi alle vetrine dei negozi super addobbati. Le offerte di ogni genere attraggono anche i più restii a comperare. Ogni ristoratore espone in bella vista il proprio ricco menù di Natale e Capodanno battagliando in raffinatezza culinaria e sui prezzi con i propri colleghi e le prenotazioni cadono a raffica e, se con ritardo, con il detto del ricevente “spiacente, non c’è più posto “.Insomma il 25 di dicembre non è altro che una festa dei regali.

E in chiesa, per un raccoglimento personal,e chi ci va? Tre su quattro ormai non vanno più in chiesa, lo dicono le statistiche! Quelli che ci vanno di solito si scelgono la S. Messa nel periodo che fa più comodo e i preti li accontentano servendo loro S. Messe negli orari più svariati per dare modo ai cristiani di farsi i propri comodi. Personalmente farei il contrario, prima il dovere morale poi semmai, se può il piacere. Vogliamo essere cristiani, allora facciamolo magari anche con un poco di sacrificio. Ma i preti ci accontentano in ogni modo, poiché in caso contrario la presenza in chiesa dei fedeli andrebbe a picco. No, no, occorre fare prima il pranzo e la gita e poi se la chiesa è nei dintorni del nostro shopping si può fare una capatina.

E non è finita ! Alla festa, ormai pagana del Natale si aggiunge quella di fine e inizio anno con il divertimento esasperato di tanta gente che “ammazza l’anno vecchio” a suon di botti e bottiglie di birra seminandole per strada per poi fare nascere un anno magari più sventurato, senza ideali e pieno di stanchezza livellata da bottiglie di champagne o calici di vino rincorrendosi tra discoteche per poi guidare l’automobile vedendo i fari doppi delle altre macchine. No, no non dobbiamo fare di queste feste un qualcosa di esagerato e di estremo e anche di pericoloso per la nostra salute. Facciamo di queste feste un tempo di quiete e di serenità, dove i nostri ragazzi possano ancora respirare quell’aria di bontà che non si paga ma si respira quando si ama il Creato e il suo artefice e anche il prossimo.

Dimenticavo di dire che quel sacerdote in chiesa, nella parte finale dell’omelia, raccomandava di essere presenti alla S. Messa di mezzanotte a Natale e aggiungeva con tono dispiaciuto: “Fin che la S. Messa di Natale ci sarà ancora!“. Amara espressione di chi vorrebbe un Mondo più giusto e diverso. Dobbiamo però aver fiducia perché al Mondo esistono ancora delle persone buone e tra questi anche tanti giovani ed è a loro che noi anziani ci rivolgiamo perché ritorni un S. Natale veramente cristiano.

Méngu