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Un albero dei mille e più germogli

CULTURA E SPETTACOLO - 25 01 2021 - Ezio (Méngu)

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Nel 2007 chiesi alla Signora Pastora Katharina Kindler (teologa protestante, sposata e madre di tre figli, illuminata da studi di teologia a Basilea e chiamata a svolgere più incarichi tra i quali Pastora a Brusio ) una sua opinione sull’Unità dei Cristiani, argomento molto vasto e da più di cento anni dibattuto. Nella sua chiara relazione mi fornì anche un disegno che, ogni tanto , rispolvero tra le mie carte.

 

E’ un albero dai mille e più germogli delle varie chiese Cristiane , nate da un ceppo che qui appare tagliato ma che io credo sia ancora ben verde e vigoroso. In quel ceppo v’è la forza di Abramo e dei suoi discendenti. In quel ceppo io vedo la religione Ebraica che, con il Vecchio Testamento, parla di un “ Dio giusto, vigoroso, conduttore di popoli” e non solo. Vedo dal ceppo emergere anche il germoglio dell’Islam che racconta di un “ Dio Misericordioso e Giusto “ descritto nel Corano, libro intoccabile, immutabile nel tempo, da leggersi, per non commettere errori di intesa, solo in Arabo. Ebbene, il Dio di Abramo ha generato non solo l’albero dei Cristiani con le sue mille derivazioni, ma anche l’albero dell’ Ebraismo e dell’Islamismo poiché i popoli hanno inteso nei testi e nelle letture Sacre ciò che loro volevano intendere, o per meglio dire, ciò che la Storia in quel tempo, dettava o era opportuno credere. Non mi stupisce dunque vedere le tante ramificazioni di chiese che sono sbocciate sempre di più nei secoli. E’ un bene o un male?

 

Non lo so, mai io credo che in tutti i templi religiosi quali le chiese, le sinagoghe, le moschee dove la Misericordia, l’Amore , il Primato del Bene e della Giustizia regnano sovrani siano sulla giusta strada. La Chiesa Cattolica, come l’Ebraismo e l’Islam hanno commesso nella loro storia gravi errori e atrocità, spinti da interessi politici e personali. Un esempio: nelle prime comunità Cristiane era uso mettere tutte le cose possedute in comune. Quei Cristiani si facevano crocefiggere pur di non uccidere il prossimo rispettando ciò che aveva detto Cristo. Poi vennero le Crociate, dove per ordine di Papi nacquero i “ Croce- uncinati “ . I crociati erano persino assolti in anticipo dai Papi per i loro futuri assassini commessi per “ difendere “ il Dio dei Vangeli, in opposizione a ciò che aveva detto il Cristo buono, misericordioso, che tutto perdona e nel caso di una offesa di rivolgere al nemico anche l’altra guancia. Non bastava ancora e vennero i Guerrieri Templari per difendere il Tempio di Gerusalemme che con il beneplacito della Chiesa di Roma, divennero esemplari e eroici guerrieri addirittura accolti negli ordini della stessa Chiesa. Non di meno vi furono tante battaglie e uccisioni tra chi proclamava il credo Ebraico e Islamico. Studiando la Storia delle Religioni si può capire il perché di tante divisioni e quindi la nascita di tante Chiese. Si sa che quando si divorzia è ben difficile ritornare ad amarsi, a meno di un miracolo di Dio. L’ecumenismo tra le Chiese cattoliche ci sarà solo se è desiderio di Cristo e non opera forzata dell’Uomo. Cosi sarà per l’ Ebraismo e per l’Islam ad opera del Dio comune. Padre Camillo De Piaz affermava in un suo scritto: “ È il modo di concepire l’ecumenismo, non come il ritorno delle altre Chiese all’unico ovile della Chiesa cattolica, bensì il ritorno di tutte le Chiese disperse, la cattolica compresa, all’unità” .

 

Io credo che questa diversità, sia anche ricchezza se dettata da una riscoperta di un Dio vero e sempre presente e chiamato per guidare la nostra Storia. La Storia ha i suoi tempi e le sue regole così è per la Fede. La Storia siamo noi con le nostre scelte e se le tre principali Religioni monoteiste faticano a intendersi e però bene che uomini di buona volontà scoprano ciò che unisce e intiepidiscano le cose che dividono. Occorre a mio avviso, che nel cuore di tutti i popoli, nasca prima un sentimento di fraternità. Deve accendersi il faro misericordioso che tutti abbiamo in dotazione nel cuore per far trasparire quell’Amore fraterno che vede nell’altro l’immagine del Dio. Il Dio di Abramo, comune alla tre religioni, non ha previlegiato solo gli Ebrei ma ha gettato il seme del Dio Unico di tutti i Popoli. E se esiste l’albero di mille e più germogli vi sarà anche il tempo di una fioritura comune e sarà quando le mille credenze della gente confluiranno in una supplica e un ringraziamento all’ unico Dio, padre di tutti. .

 

Ebraismo

Non fare ad altri quello che non vuoi che sia fatto a te!

 

Cristianesimo

Fate agli altri tutto quel che volete che essi facciano a voi (Matteo 7,12 e Luca 6,31)

 

Islam

Nessuno di voi è un credente finché non augura a suo fratello quello che augura a se stesso.

 

Ezio (Méngu)

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