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Bim al palo dopo il blocco della nomina di Della Bitta

ECONOMIA E POLITICA - 24 02 2025 - Guido Monti

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Immagine d'archivio

L’assemblea del Bim, convocata per l'elezione del nuovo direttivo, s'è tramutata in un conflitto fratricida tra i rappresentanti della Lega e quelli di Fratelli d'Italia, le cui frizioni interne all'ente avevano spinto questi ultimi a presentare una loro lista in contrapposizione a quella proposta dai leghisti.Il bubbone è scoppiato a voto concluso, dopo che lo spoglio delle schede aveva sancito la vittoria dello schieramento guidato dal sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta, con 101 preferenze, e la sconfitta di quello capeggiato dall'ex sindaco di Aprica Carla Cioccarelli, fermo a 27 voti.

 

L'esito è stato vibratamente contestato da un esponente di Fratelli d'Italia, il sindaco di Grosotto Antonio Sala Della Cuna, il quale ha fatto presente che esistono autorevoli pareri contrari all'assegnazione di incarichi negli enti quali il Bim a quanti hanno ricoperto funzioni amministrative all'interno dei comuni associati al consorzio. Fosse vero, sarebbe rimessa in discussione non solo l’elezione di Della Bitta, ma pure quella dei suoi predecessori alla presidenza del Bim, dall'ex sindaco di  Cosio Alan Vaninetti alla stessa Carla Cioccarelli.

 

Ma, in attesa delle dovute verifiche, le nomine restano congelate, bloccando di fatto l'operatività del consorzio. Di conseguenza si sono levate dure prese di posizione, e a favore di Della Bitta si sono espressi, oltre ai sindaci della Valchiavenna, quello di Grosio. Gian Antonio Pini, che era stato designato quale componente della squadra retta dal primo cittadino chiavennasco, il presidente della Comunità montana di Morbegno Maurizio Papini e il segretario provinciale della Lega Lorenzo Grillo Della Berta.

 

A Sala Della Cuna, che ha sollevato il caso, viene rinfacciato di aver pianificato una strategia per contrastare l'elezione di Della Bitta e di essersi mosso irragionevolmente e intempestivamente mettendo in piedi (testuale) 'uno squallido teatrino' a seguito di una regolare votazione cui lui stesso ha preso parte, e critiche simili vengono rivolte all'indirizzo di Carla Cioccarelli, che ben conosce struttura e finalità del Bim.

 

Ipotizzare una soluzione in grado di soddisfare tutti diviene ora improbo, e non è escluso che si debba ricorrere a un'altra consultazione prima di permettere al Bim di potersi rimettere in moto per il bene comune e non di parte.   

 

Guido Monti

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