Il sindaco di Grosio risponde all'interrogazione sulla differenziata

E' dal mese di luglio che l'area per la raccolta differenziata di Grosio è sotto sequestro a causa di presunte irregolarità di gestione riscontrate in controlli effettuati dai carabinieri forestali.

La minoranza consiliare rappresentata dal gruppo Grosio è Futuro', composta da Domenica Besseghini, Emanuele Caspani, Antonio Pruneri e Carlo Toini, ha indirizzato un’interrogazione al sindaco e al segretario comunale di Grosio, di cui si è discusso nel corso del consiglio comunale tenuto venerdì sera.

Premessa alla richiesta era il fatto che l’area differenziata è stata recentemente oggetto di un progetto di ampliamento e completamento del costo di 400.000 euro prima dello stop imposto dai forestali. Alla domanda avanzata dalla minoranza di poter visionare i verbali di sequestro, il sindaco ha risposto di essere l'unico a loro conoscenza e quindi autorizzato a farlo.

Considerato che la chiusura dell’area sta creando notevoli disagi ai grosini, l'opposizione aveva anche domandato quali fossero gli accordi economici intrapresi con Secam per l’uso delle aree differenziate sostitutive di Sondalo e Lovero. Pini ha chiarito che non ci saranno costi aggiuntivi per i cittadini data la disponibilità di un operaio adibito al servizio. 

Quanto al possibile l’utilizzo della più comoda area differenziata del Comune di Grosotto il sindaco ha chiarito che, a parte i non buoni rapporti istituzionali attualmente esistenti con la vicina amministrazione, la soluzione non è possibile in quanto Grosotto non rientra nel sistema Secam.

L'area rimane chiusa a tempo indeterminato e l'amministrazione grosina, che ha adito le vie legali per contestare la chiusura e l'ammenda ricevuta per le inadempienze rilevate, nel frattempo ha intenzione di introdurre dall'autunno prossimo la raccolta porta a porta di plastica e carta (per il vetro sono già in funzione gli appositi raccoglitori), mentre rimane insoluta una scelta sul verde chiesta dalla minoranza.

Guido Monti