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Lettera aperta ai Pacifisti: Sempre dalla parte degli aggrediti

ECONOMIA E POLITICA - 30 07 2024 - Giuliano Ghilotti

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/Lettera aperta ai Pacifisti

Giuliano Ghilotti, noto attivista del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, raccoglie l'invito a riflettere lanciato dal recente manifesto "La Russia non è il mio nemico". Ghilotti, ex obiettore di coscienza valtellinese, sottolinea che la sua posizione non è quella di un guerrafondaio. Negli anni '80, rischiando 18 mesi di carcere per il rifiuto del servizio militare, fu tra i primi ad essere assolto in Italia per l'obiezione fiscale alle spese militari.

 

 

Ghilotti si dichiara favorevole alla fornitura di tutte le armi necessarie per la difesa degli ucraini dall'aggressione russa. Le lezioni della seconda guerra mondiale mostrano come l'accondiscendenza verso gli aggressori porti solo a maggiori sofferenze. La nonviolenza, per Ghilotti, implica riconoscere chiaramente chi è l'aggressore e chi è l'aggredito, sostenendo quest'ultimo con ogni mezzo necessario, inclusa la disobbedienza civile e il boicottaggio.

 

 

Ghilotti critica i pacifisti che, nonostante la violenza russa, hanno manifestato per la pace in Ucraina invece di chiedere il ritiro delle truppe russe. Ricorda il sacrificio di militanti radicali come Antonio Russo e Andrea Tamburi, uccisi per aver documentato le atrocità in Cecenia e per il loro impegno nei diritti civili in Russia.

 

 

La lettera si conclude con un appello a prevenire altre guerre e sciagure, suggerendo la costituzione di un'Europa federale con una politica estera comune e un esercito europeo. Ghilotti propone anche la creazione di un'Organizzazione Mondiale delle Democrazie per affiancare un'ONU sempre più influenzata da paesi dittatoriali.

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