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Quasi serie (121), troppo bello per essere vero

ECONOMIA E POLITICA - 01 04 2017 - Giancarlo Bettini

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Coloro che da alcuni mesi seguono questo giornale on line avranno notato il susseguirsi di articoli dedicati alla tangenziale di Tirano. La provocazione la dobbiamo al tiranese Ruggero Spada, cugino dell’attuale Sindaco e facente parte degli ambientalisti provinciali.

 

Spada, giustamente, lamentava la scarsa informazione sul tracciato della nostra infrastruttura, la mancanza di maggiori chiarimenti per poter esprimere un giudizio sulla progettazione. Il Sindaco aveva incassato la provocazione ed aveva promesso una pronta risposta a quanto chiesto dal cugino ambientalista. Un articolo a firma Clara Castoldi del 28 febbraio 2017 riportava l’intervista della giornalista al nostro primo cittadino. Intervista chiarificatrice, ma priva di particolari costruttivi.

 

Sempre sul detto articolo Spada chiariva: “A giugno la mostra per informare la popolazione e discutere il futuro assetto della città”. Nello stesso lasso di tempo, sullo stesso quotidiano, non sono mancati gli interventi della minoranze comunali, dei capo gruppo Martino Della Vedova e di Sergio Mascioni. I due hanno accusato il Sindaco Spada di essersi comportato poco seriamente. In altre parole lo hanno paragonato ad un piccolo fascistello, un primo cittadino che vuole per sé tutti i meriti degli ultimi avvenimenti a favore della realizzazione della tangenziale. Nessun riferimento a coloro che negli anni precedenti, e sono tanti, si sono dati da fare per la nostra infrastruttura. Giusta osservazione.

 

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IL PRESENTE. Tutti sappiamo che una parte del finanziamento per la realizzazione della tangenziale di Morbegno è stata data dai nostri Enti Provinciali. La nuova 38 è una strada statale e quindi tutte le spese dovevano essere a carico dello Stato. Così non è stato. Sul primo lotto della Colico-Cosio abbiamo già scritto troppo, in modo particolare abbiamo insistito sulla fesseria commessa e consistente nella esclusione della tangenziale di Tirano. Azzeriamo il tutto e ripartiamo, con il nostro articolo, da Morbegno. I lavori per la costruzione della tangenziale della città del Bitto procedono regolarmente e non possiamo, anche noi tiranesi, che essere felici nell’ apprendere che non siamo incappati nelle imprese mafiose, nei lebbrosi del sud Italia. Detti lavori in corso ricoprono anche tratti di una certa difficoltà (viadotti e gallerie). La previsione della ultimazione dei lavori, o meglio, l’inizio della nuova percorribilità da Morbegno verso Sondrio, è prevista per i primi mesi del 2018.

 

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IL FUTURO. E’ stato detto e stradetto, scritto e riscritto, che, con l’aggiunta statale nulla oggi manca finanziariamente per la totale realizzazione della tangenziale abduana. Ci auguriamo, per il bene dei nostri politici, che ciò corrisponda a verità. Il novello e già in parte consumato nostro Sindaco ha chiesto aiuto ad un tiranese che conta, ad un politico che ricopre addirittura la carica di Sottosegretario di questo malconcio Governo romano. Il personaggio è un nostro concittadino doc, è Benedetto Della Vedova che, di tanto in tanto, vediamo in Tv quando l’argomento è la legalizzazione delle droghe leggere nel nostro disastrato Stato. Benedetto, al quale posso dare del tu, politicamente è nato “pannelliano” ed ora mi sembra faccia parte del Gruppo misto. Di tanto in tanto Benedetto, nipote di un nonno che ha lo stesso nome e cognome e che ha ricoperto degnamente la carica di Sindaco di Tirano anni or sono, lascia l’inquinata Capitale per disintossicarsi e giunge in Valtellina. Il Sindaco attuale, Spada, di tanto in tanto lascia la sua città per Roma. I due si incontrano e, siccome si dice che l’unione fa la forza, entrano nei palazzi del potere per ricordare a qualcuno che riveste cariche più alte delle loro, che la tangenziale di Tirano ancora non esiste. Il mio concittadino Sindaco, quando ritorna dalla città della dolce vita, a volte mi informa dell’accaduto sapendo di farmi piacere. Lo ringrazio.

 

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Quindi, da quanto mi risulta, siamo sulla buona strada e forse il vecchio che scrive avrà la fortuna di assistere all’inizio dei lavori della nostra tangenziale. Questo 2017 sarà dedicato al completamento degli atti amministrativi, all’approvazione del progetto esecutivo ed all’appalto dei lavori. Deo grazia! Mi recherò frequentemente nella mia Basilica, quella di Madonna di Tirano, accenderò ogni volta una candela con fiamma non elettrica adatta alla mia età, nostalgia del passato, e pregherò affinché nulla di spiacevole accada. Ad esempio al ricovero in ospedale di un tiranese che, stanco dell’attesa e non al corrente che si sta lavorando, abbia avuto un diverbio con qualche non gradito ambientalista.

 

Giancarlo Bettini

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