"REVERSE VENDING", UN SISTEMA INTELLIGENTE PER PROTEGGERE L'AMBIENTE
ECONOMIA E POLITICA - 03 09 2015 -
Un sistema che incentiva i cittadini a fare la raccolta differenziata e a riciclare i rifiuti è quello chiamato reverse vending (vendita al contrario). Forse non è evidente a tutti che noi paghiamo sia il prezzo del prodotto che acquistiamo sia il prezzo dell’imballaggio, perché in Italia sullo scontrino fiscale ciò non appare. Infatti il cosiddetto Contributo Ambientale Conai, che pagano le aziende che immettono sul mercato gli imballaggi, viene poi riversato sul consumatore finale. In Germania però si possono leggere chiaramente sullo scontrino i due costi distinti. Inoltre, dato che il contributo ambientale in Germania è più alto che in Italia, restituendo gli imballaggi (vetro, plastica, alluminio) si ottiene la restituzione di una maggiore cauzione, che può essere sia in denaro che in buoni spendibili in alcuni punti vendita. Quello che all’apparenza sembra un concetto rivoluzionario non è nient’altro che il sistema del vuoto a rendere, che in Italia era diffuso già molti anni fa e che con la diffusione della cultura dell’usa e getta, unita allo scarso interesse per le tematiche ambientali, è stato dimenticato. Il reverse vending viene utilizzato maggiormente negli stati nei quali i produttori di merce imballata sono responsabili di tutto il ciclo di vita dei loro prodotti ed è anche nel loro interesse recuperare l’imballo in vetro, alluminio e plastica così com’è, prima ancora che riciclarlo. Questi produttori devono infatti provvedere e pagare di tasca propria le società che si occupano dello smaltimento o del recupero degli imballaggi, senza far gravare, come in Italia, il costo sugli Enti Locali. reverse In Germania la restituzione della cauzione sulle bottiglie vuote viene adottata nei supermercati, nei bar, nelle paninoteche, in tutti quei locali dove si vendono prodotti imballati. Gli imballaggi riconsegnati non subiscono poi i processi di recupero di materia ma vengono semplicemente riconsegnati ai produttori e riutilizzati, risparmiando notevolmente sui costi di riciclaggio. Il metodo porta benefici economici anche ai cittadini, che possono recuperare la cauzione già pagata, e all’ambiente, in quanto è poco probabile trovare in giro rifiuti da imballaggio abbandonati, nel momento in cui questi hanno un valore economico. La differenza sostanziale è quindi tra il riciclaggio (es. in Italia) e il riuso (es. in Germania). Il servizio di reverse vending, che si sta diffondendo in molte città italiane, mentre in molti paesi europei fa parte della normale vita quotidiana, si basa su dispositivi che accettano bottiglie usate (vuote e in buono stato), le compattano e restituiscono denaro o buoni spesa all’utente (cioè l’inverso del tipico ciclo di vendita). Sarebbe interessante se qualche Comune in provincia di Sondrio (oppure Secam), e qualche grande centro commerciale studiassero assieme la possibilità di attivare il “reverse vending”, che permetterebbe sia di far risparmiare soldi ai cittadini che di diminuire l’inquinamento dell’ambiente. Questo video spiega chiaramente e semplicemente cos’è il reverse vending www.rifiutivaltellina.altervista.org
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