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Settore turismo trainante nonostante la diminuzione delle assunzioni. Operai specializzati introvabili

ECONOMIA E POLITICA - 18 07 2024 - Redazione

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A luglio, le imprese della provincia di Sondrio offrono 2.170 opportunità lavorative, con un totale di 4.490 posti previsti per il trimestre luglio-settembre 2024. Per la prima volta nell'anno, si registra una contrazione della domanda di lavoro, con 520 assunzioni in meno rispetto a luglio 2023 e 720 in meno rispetto al trimestre precedente. Questa tendenza riflette quella nazionale, come evidenziato dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la partecipazione della Camera di commercio di Sondrio.

 

Il settore del turismo, che include attività di alloggio e ristorazione, continua a offrire il maggior numero di opportunità, con 990 posizioni a luglio (45% delle assunzioni totali del mese) e 1.620 nel trimestre. Seguono il commercio con 360 posti a luglio e 670 entro settembre, l’industria manifatturiera con 300 a luglio e 760 nel trimestre, i servizi alle imprese con 190 a luglio e 570 nel trimestre, i servizi alle persone con 170 a luglio e 530 nel trimestre e le costruzioni con 150 a luglio e 360 entro settembre.

 

La maggioranza delle opportunità, il 78%, è offerta da piccole imprese con 1-49 dipendenti. I contratti stabili (a tempo indeterminato o apprendistato) sono in aumento rispetto ai mesi precedenti, rappresentando il 18% del totale, ma i contratti a termine restano predominanti con l’82%.

 

Nonostante un leggero calo, permane elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con difficoltà di reperimento per oltre 1.000 assunzioni (47,7% del totale, rispetto al 53% del mese scorso). La causa principale è la mancanza di candidati (30,4% dei casi), seguita da una preparazione inadeguata (10,2%).

 

Le professioni più difficili da reperire includono operai specializzati (68%), addetti alle lavorazioni alimentari (96,8%), addetti alle rifiniture delle costruzioni (94,3%), addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili (88,3%) e meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine (76,2%). Nel settore turistico-ricettivo, è difficile trovare addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (57,1%) ed esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (44,7%). Anche i professionisti nei servizi sanitari e sociali sono difficili da reperire (76,7%).

 

Per il 49% delle assunzioni viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. A luglio cresce l’interesse per i giovani sotto i 30 anni (37%), soprattutto nelle aree commerciali e di vendita (49,6%) e amministrative (38,7%).

 

“I dati dell’indagine Excelsior confermano una situazione preoccupante che, con differente intensità, accomuna tutti i settori. Sono sempre più preoccupata,” commenta la presidente Loretta Credaro. “Demografia, rapporto fra mondo dell’impresa e mondo della scuola, differenziali retributivi con la Svizzera, ma anche un approccio al lavoro che è evidentemente cambiato. Abbiamo notizie di imprese che a causa della carenza di personale si vedono costrette a rivedere i propri obiettivi di crescita, a non accettare contratti e, nei casi più gravi, a chiudere i battenti. Le attività imprenditoriali producono ricchezza e benessere. Occorrono nuovi approcci da concertare insieme alle categorie imprenditoriali.”

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