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Chi più spende, meno spende

CRONACA - 27 03 2019 - Méngu

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Tratto di muro deteriorato della strada per l’alpe Canali

Vi è mai capitato di sentir dire il proverbio “chi più spende meno spende?“. Un mese fa salendo lungo la strada che da Cologna porta alla località Canali, vedendo alcuni tratti di muri a lato della strada a protezione e a sostegno i di prati e di boschi, ho verificato “de visu” la correttezza del proverbio. Un tratto di muro, con venute sparse di ghiaia sulla strada ha attirato la mia attenzione. Ho fermato la macchina a lato opposto del muro, sono sceso e con le dita di una mano avrei potuto demolire una buona parte di quel manufatto.

 

Mi sembrava di grattare un castello di grossa sabbia che i bambini costruisco sulla spiaggia. Forse non occorre essere progettisti per capire che quel muro ha il compito di sorreggere una buona parte di terreno a lato strada e che, io credo, sia soggetto a una forte spinta della terra sovrastante. Ragion per cui mi sono allontanato, sono salito in macchina e ho continuato il mio viaggio verso Canali osservando, con molta attenzione, altri tratti di muro. Era un susseguirsi di muri con grossi fori dove si poteva intravedere il “sabbione“ tra grosse quantità di antico muschio.

 

E’ stato per me un dispiacere vedere la condizione di quei tratti di muro su una strada che spesso percorro per salire in baita. Penso che il dispiacere e la preoccupazione sia di molti. Quei muri avranno circa quarant’anni e come direbbe la nostra gente “i spia fò mìga tròp bée“. Non voglio entrare nel merito del “transito veicolar “ e nemmeno sul “collaudo“ di quella strada e ancor meno sulla qualità di quei manufatti costruiti a suo tempo. Dirò però che durante la buona stagione la strada è ben trafficata di mezzi anche pesanti e quei muri non fanno un belvedere in quelle condizioni.

 

Ho visto persino macchina straniere, che dirottati dal navigatore satellitare, imboccano la strada a Cologna, passano per Piscina e S. Rocco per raggiungere il passo dell’Aprica . Non pochi sono i turisti che percorrono quella strada in alternativa della statale allo scopo di superare la città di Tirano quando v’è colonna sul Campone. Pensando ai tempi della costruzione di quella strada, se si fosse usato la pietra, quei muri sarebbero durati di più. Ricordo da bambino d’aver visto costruire nella Valle di Poschiavo muri in pietrame o in calcestruzzo fortemente armato che oggidì sono ancora freschi come il sederino d’un bambino. E’ certo che quei muri della strada per Canali e Piscina non dureranno a lungo e prima o poi, tratto per tratto di muro, andranno rifatti. Doppia spesa dunque! Si potrà dire: “ma va là, che va bene così quando ci sono pochi soldi si possono fare lavori provvisori per poi migliorarli in futuro”.

 

Purtroppo sappiamo però che tanti lavori provvisori rimangono spesso definitivi. Si sappia che quando le opere devono durare vite intere vale il proverbio “ chi più spende meno spende” e la qualità dei manufatti è indispensabile. Forse è meglio non fare i lavori quando i soldi sono pochi, per poi farli bene con tutti i soldi che occorrono. Ricordiamo la parabola della toppa nel Vangelo: ”Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova su di un abito vecchio, perché ciò porta via il rattoppo e lo strappo si fa peggiore”.

 

Méngu

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