Parchi fantasma anche in Valtellina
CRONACA - 06 06 2023 - Guido Monti
In occasione della giornata mondiale dell'ambiente, celebrata il 5 giugno, non va dimenticata la lezione impartita dall’alluvione che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna imponendo a tutti l'obbligo dell'osservanza del rispetto dell'ambiente e del territorio e la necessità della prevenzione. A questo proposito Legambiente Lombardia si è rivolta all’assessorato regionale al Territorio e ai sistemi verdi per chiedere di incrementare la superficie delle aree protette del 30%. Questo obiettivo, incluso nell'agenda 2030 approvata dall’Ue, non è impossibile nel caso della Lombardia se si considera che al momento, a distanza di quarant'anni dall'entrata in vigore della legge costitutiva delle aree protette, quasi il 23% del territorio regionale gode di qualche forma di tutela. Oggi in Lombardia si contano 24 parchi regionali, 3 riserve naturali statali e 67 regionali, 33 monumenti naturali e 107 parchi locali di interesse sovracomunale, oltre a 245 siti di Rete Natura 2000 affidati alla gestione di enti finanziati in gran parte dagli enti locali e in misura sempre minore dalla Regione. Purtroppo in questa lista sono assenti alcuni siti previsti dalla legislazione regionale, ma mai attuati quando non apertamente osteggiati. Si tratta di parchi e riserve da istituire o ampliare per mitigare il rischio idrogeologico e favorire l’adattamento al cambiamento climatico. In dettaglio, ad avviso di Barbara Meggetto - presidente di Legambiente Lombardia - mancano all'appello 3 parchi previsti dalla legge del 1983 e almeno altre 7 aree protette fondamentali per assicurare il rispetto degli obiettivi dell’Ue a tutela degli ecosistemi già minacciati. Per quanto riguarda la Valtellina si parla di Bernina, Disgrazia, Val Masino e Val Codera quale parco alpino e forestale che comprenderebbe le importanti aree di Rete Natura 2000 già istituite, cui è da aggiungere il parco di Livigno e della Valdidentro se si intende rispettare la strategia dell’Ue sulla biodiversità che prevede appunto, come richiesto da Legambiente, il raggiungimento entro il 2030 del 30% di aree protette in Lombardia. Guido Monti
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