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Dall'Unitre - Riflessione. Pensieri in libertà

CULTURA E SPETTACOLO - 30 10 2024 - Carla Soltoggio

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“Ci fa pensare che l'intelligenza artificiale pensi per noi” con riferimento al volume di aforismi Cavie online tra intelligenza e intelligenza artificiale (I.A.) di Livio Zanolari 2024.

 

 

L'interessante e coinvolgente lezione di Livio Zanolari, giornalista, docente ed esperto di comunicazione in master di seminari universitari della Svizzera italiana, impegnato a lungo anche nell’amministrazione della Confederazione Elvetica, tenuta all'UNITRE di Tirano (*) mi ha fatto molto pensare.

 

Cavie umane? Già qualche perplessità avevo provato, entusiasta dei nuovi mezzi di comunicazione e in particolare internet per la ricchezza di informazioni immediatamente ricevute, quando i giorni successivi alle mie ricerche, aprendo Google, trovavo argomenti in qualche modo riferiti ai miei interessi. Devo stare molto attenta a potenziare le mie capacità di discernimento, mi ero detta. Devo fare attenzione alla tipologia delle domande. Devo non lasciarmi troppo influenzare.

 

 E gli aforismi di Livio Zanolari, magistralmente da lui presentati, mi hanno stimolato a riflettere. La  tecnologia digitale ti coccola, ma non ti ama. Ama solo ciò che digiti. Dipendiamo dalla intelligenza artificiale. Non possiamo più farne a meno. Se non ci fosse saremmo costernati.

 

Leggo in internet: “La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale. E renderle universalmente accessibili e utili per tutti. Rende la vita più facile. Grazie alla intelligenza artificiale diventa ancor più utile”. Chi può negarlo? Mi diceva un giovane, nel linguaggio immediato del discorso, “basta capire che è poco più di una pubblicità perché scrivere “come ogni compagnia vogliamo fare soldi è brutto”. E in risposta al mio timore di essere condizionata : ”Non ci sono stimoli che sono ricevuti inconsapevolmente. Al massimo falle e irrazionalità del cervello umano che vengono sfruttate, ma su queste il cervello più plastico dei giovani si è dimostrato più capace dei cervelli più anziani e rigidi ad adattarsi a queste nuove sfide. Le generazioni più impantanate sui social a condividere fake news sono quelle più vecchie, con minor capacità di discernere tra le troppe informazioni del mondo moderno”. Questo ottimismo giovanile mi ha un po' rasserenato.

 

“Basta capire”, mi aveva detto il giovane. Ma Livio Zanolari evidenzia il rischio che L'I.A. potrebbe capovolgere la gerarchia e sottomettere l'intelligenza umana. Nessuno ha mai avuto tanti sudditi. E anche Cavie umane: siamo tutti solo un numero, a prova di esperimenti. Non è pessimismo. È un problema aperto perché Una debolezza del nostro tempo è il vuoto culturale pieno di forza ipnotizzante. Ed ecco il suo messaggio: L'algoretica è un arbitro. Deve vigilare sulla continua contesa tra l'intelligenza umana e l'I.A. con il fischietto sempre in bocca. E con gli esempi in campo giornalistico deontologico e nell'ampio dibattito arricchisce il suo ampio discorso.

 

Molto articolata la presentazione di Massimo Lardi, italianista, storico, narratore, docente prestigioso più volte anche a UNITRE, fortemente impegnato per la cultura letteraria del Grigione Italiano. Avrebbe meritato una lezione a sé e sicuramente merita la pubblicazione in quanto coglie e valorizza molti aspetti degli aforismi, la loro forma e importanza con documentati riferimenti  nella letteratura e nella filosofia. Lardi cita la raccolta precedente di Livio Zanolari “Schiavitù moderne”, che ha conseguito l'anno scorso il secondo premio fra i 31 finalisti al Concorso nazionale di filosofia di Certaldo “per la bellezza della formulazione dei motti presentati, originalità e attualità del pensiero, unità dell'argomento”. Si sofferma sulla grande attualità di questa seconda raccolta, e sul valore dell'aforisma che “stimola la curiosità, attiva la fantasia, l'accostamento e l'associazione di valori, la riflessione”. Ma occorre anche una grande intuizione. Gli aforismi di Zanolari nascono da questi requisiti, come lui stesso afferma. E Lardi si è lasciato contagiare! Suo L'aforisma è un peso piuma di significanti, un peso massimo di significati.

 

Condivido e ringrazio i due Relatori per il loro apporto alla nostra Associazione. Un apporto di grande rilievo perché La comunicazione con segni e simboli è sempre più lontana dalla parola.  Ci hanno suggerito una via da percorrere: Scuola, Gruppi sociali, Associazioni genitori devono impegnarsi soprattutto con i più piccoli, ancora in formazione. Ciascuno di noi deve impegnarsi.

 

Con l'impegno di tutti, ai vari livelli, sono convinta e credo che i giovani potranno e sapranno utilizzare l'I.A. come uno strumento valido per una autentica crescita. Molti sono già impegnati in incontri e letture di studio, consapevoli di essere coinvolti dai velocissimi cambiamenti  in atto nella società a livello mondiale. Ho sempre creduto nei giovani. Un mio libro di ricerca storica locale ha la dedica: “Ai giovani, espressione del nuovo, richiamo all'eterna novità di Dio, speranza del mondo”.

 

Carla Soltoggio Moretta

 

(*) lezione UNITRE 15/10/2024 registrazione e documenti in http://www.unitretirano.it

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