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La spettacolarizzazione dell'informazione

CULTURA E SPETTACOLO - 20 10 2020 - Ercole Ricci

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La spettacolarità del mediocre, della volgarità del linguaggio e della tv del dolore

Tutti i giorni ci interroghiamo sulla causa dell’ignoranza e sulla volgarità che dilaga nel nostro Paese e cerchiamo un responsabile. Io penso che grande responsabilità di tutto questo sia da attribuire alla televisione italiana che a detta anche di molti, è  un vero e proprio spettacolo incentrato su argomenti spazzatura. Accendiamo la tv e fateci caso, nella maggioranza dei canali troviamo un programma definito di intrattenimento.

 

Io credo che il nulla alberga in molti programmi TV.  Sono convinto che la TV sia uno strumento subdolo con cui, condizionare non solo il modo di pensare ma anche il modo di vedere, di percepire la realtà, distorcendola.

Essa, negli ultimi tempi si basa sulla volgarità, sugli spettacoli di violenza gratuita. Non c’è trasmissione in cui non ci sia un litigio. Un virus che ha contaminato qualsiasi contenitore televisivo, il cui solo fine è quello di fare audience.. 

E’ mia convinzione  che molti programmi TV siano stati ideati con la finalità di manipolare la mente dei telespettatori. Sempre più spesso vanno in onda spettacoli banali in modo da distrarre l’opinione pubblica dai problemi veri che assillano il nostro paese.

Ormai i reality show, sono  una forma di televisione spazzatura tra le più  ripugnanti dove domina il cattivo gusto le urla, l’oscenità, la violenza, che rappresenta lo specchio peggiore della nostra società

Trasmissioni che non arricchiscono il nostro bagaglio culturale e mostrano dei personaggi e delle situazioni sbagliate: ciò che non dovresti essere, ciò che non dovresti fare. Costante in questi spettacoli è la presenza di gente che mette in mostra una qualità negativa: chi l’idiozia, chi la superbia o l’incapacità a compiere operazioni semplici. Programmi di basso livello culturale che assecondano il cattivo gusto degli spettatori, offrendo una visione semplicistica della realtà, specialmente politica e sociale.

 

Il popolo italiano, non tutto per fortuna, spesso è affascinato dai pettegolezzi, dalle cose frivole e dal gossip.

Purtroppo molto spesso a questo tipo di televisione “volgare” se ne affianca uno ancora più pericoloso: quella che spettacolarizza il dolore e i sentimenti delle persone che vengono ingranditi a dismisura per catturare audience.  Ci sono ancora troppi televisori che invece di ricordare le morti atroci che quotidianamente si verificano nel nostro paese,(Femminicidi, stupri, omicidi)  utilizzano questi fatti per discuterne in salotti improvvisati con soubrette e personaggi della cosiddetta alta società che meglio starebbero in un circo a mio parere.

 

Il fenomeno della spettacolarizzazione delle notizie diventa sempre più potente nella nostra società. Un fenomeno, che come ho scritto poc'anzi ha come obiettivo quello di spostare la nostra attenzione quanto più lontano possibile dai problemi reali del paese. La cosa avvilente che spesso una tragedia diventa gossip, quando sono gli stessi interpreti, dietro compensi  diventano, protagonisti principali a colpi di interviste, di immagini, di pseudo-scoop.

 

la stessa stampa ha raggiunto ormai livelli intollerabili per lo spazio che dedica spazio al gossip. Molto spesso i cronisti arrivano di fronte ad una persona con una domanda al fine di scatenare la polemica desiderata.

I molti casi eclatanti degli ultimi anni mettono in luce la precarietà del confine tra diritto all’informazione e sciacallaggio, pettegolezzo mediatico, la difficoltà di distinguere cos’è giornalismo e cosa no, chi fa informazione quali sono le notizie e quali i pettegolezzi. Io penso che é ora che torniamo a pensare alle cose serie, visto che non mancano. 

 

E’ ora che ci ricordiamo che Il rispetto della persona umana,è il  valore che anima l’articolo 2 della Costituzione. Quello della dignità della persona umana è, infatti, è la base fondamentale della carta dei “valori” della Repubblica democratica.

 

Ercole Ricci

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