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Omelie di vita quotidiana

CULTURA E SPETTACOLO - 24 07 2017 - Méngu

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/artigiano

Ogni ofelé fà el so mesté (ogni pasticciere fa il suo mestiere) . Questo per dire che ognuno deve fare il proprio mestiere e non impicciarsi dei fatti altrui. Un meccanico non “dovrebbe” parlare di filosofia, così come un elettrotecnico come me, non “dovrebbe” parlare di omelie poiché si corre il rischio d’essere incompresi e perfino derisi.

 

Ma se è vero che ogni dominica un Cristiano cattolico, che sia pasticciere, meccanico, o elettricista o via dicendo  va alla S. Messa per sentire e professare la Parola è pur vero che, a queste persone, farebbe piacere sentire l’omelia del Sacerdote centrarsi non solo sul Vangelo ma anche sui temi della vita quotidiana.

 

Un sacerdote che stimo scrive “ Se c’è un aspetto affascinante nella predicazione di Gesù è la sua capacità di parlare delle faccende quotidiane, delle cose della vita: al tempo di Gesù la campagna, la vita contadina, la pesca, la casa, le relazioni familiari, le attività commerciali per la sussistenza. Proprio il contrario di quel che avviene, di solito, nelle chiese, al momento dell’omelia, dove la vita quotidiana, quasi, non esiste. “ 

 

In queste quattro righe v’ è condensato un altro modo e forse più efficace per comunicare con i fedeli. Seminare la Parola commentando la vita quotidiana, sia nel bene che nel male, è in pratica coniugare le cose del Mondo con la Fede. Non commentare la quotidianità del nostro vivere nelle omelie significa quindi trascurare o non bonificare il terreno dove cade il seme. Quante omelie ripetitive, ridondanti ho sentito nella mia vita con uno schematismo che rimbomba tra colonne, arcate, altari, tra gente attenta ma anche tra gente assonnata o distratta.

 

Molte volte la Parola cade nell’animo delle persone e poi scivola via. L’omelia senza riferimento alla vita quotidiana è come una pioggia leggera, pur salutare ma che molte volte scivola via sopra il duro mantello delle nostre esistenze. L’omelia priva di riferimenti sulla vita quotidiana non ci aiuta molto, appare  a volte stratta, teorica  poiché non si amalgama con i nostri affanni del lavoro e delle relazioni familiari a volte così sconquassate da lasciare soli .

 

Le “ piaghe “ della vita quotidiana hanno dunque bisogno di omelie che ci portano a capire il segno dei nostri tempi. Ma “Ogni ofelé fà el so mesté” e, perdonatemi se ho espresso una “mia esternazione “ magari fuori luogo e tempo, ma da molti sentita. 

 

Méngu

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