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Agricoltura minacciata da selvatici, pratiche sleali e importazioni selvagge

ECONOMIA E POLITICA - 30 04 2024 - Redazione

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/assemblea "Orgoglio Coldiretti"

L'assemblea "Orgoglio Coldiretti" appena conclusasi ad Albosaggia ha lanciato un grido d'allarme per l'agricoltura nella provincia di Sondrio e oltre. La fauna selvatica incontrollata ha causato danni per circa duecento milioni di euro nel solo ultimo anno, con campi coltivati rasi letteralmente al suolo. Ad aggravare la situazione, le importazioni selvagge di cibo dall'estero hanno comportato costi di produzione alle stelle e prezzi pagati nei campi sotto i livelli di sopravvivenza.

 

L'assemblea, parte di un'iniziativa nazionale con oltre 50 mila partecipanti, ha messo in luce come i danni da fauna selvatica, inclusi gli attacchi dei cinghiali, non vengano rimborsati adeguatamente e spesso solo dopo lunghi tempi. Il presidente di Coldiretti Sondrio, Sandro Bambini, ha sottolineato che "i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell'animale ucciso". Si è discusso anche del pericolo rappresentato dai grandi predatori e dai cinghiali, che non solo danneggiano le coltivazioni ma sono anche causa di incidenti stradali, con 170 incidenti mortali solo lo scorso anno.

 

Un'altra minaccia è la peste suina africana, trasportata dai cinghiali, che rischia di diffondersi mettendo a rischio gli allevamenti suinicoli nazionali, un settore che vale circa 20 miliardi di euro e dà lavoro a centomila persone.

 

Coldiretti ha anche denunciato le pratiche sleali nel settore, come nel caso della Lactalis che ha modificato gli accordi con gli allevatori senza pagare il prezzo pattuito, sanzionata dopo una lunga battaglia legale.

 

Infine, l'assemblea ha evidenziato l'invasione di prodotti stranieri con importazioni che sono cresciute del 60% nell'ultimo decennio, mettendo a rischio la sovranità alimentare e l'identità dei prodotti italiani.

 

Gli agricoltori hanno chiesto soluzioni immediate per proteggere le terre e le produzioni nazionali, sottolineando la necessità di piani regionali e normative efficaci contro le importazioni sleali e la proliferazione della fauna selvatica.

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