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Elezioni regionali, due candidate tiranesi

ECONOMIA E POLITICA - 02 02 2023 - Elena e Maria

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/elena pitino e maria Alessandra Tomasi

Siamo Elena Pitino e Maria Alessandra Tomasi, entrambe di Tirano, entrambe per la prima volta candidate alle elezioni politiche regionali del 12 e 13 febbraio 2023 e più in generale per la prima volta in assoluto presenti attivamente sulla scena politica: Elena candidata nella lista Patto Civico per Majorino e Maria Alessandra candidata nella lista Alleanza Verdi Sinistra Italiana.

 

Appena saputo delle reciproche candidature, entrambe interne alla coalizione di centro-sinistra a sostegno di Majorino, ci siamo incontrate e confrontate sui motivi e sui contenuti della nostra scelta.

La sintonia è emersa spontaneamente a partire dalle motivazioni nel metterci in gioco, che nascono da una sensibilità comune coltivata negli anni nei rispettivi ambiti professionali e di attivismo sociale.

 

Maria Alessandra si occupa di sicurezza sul lavoro da tanti anni e appartiene all'attivismo pacifista provinciale. Elena è un medico con particolare sensibilità verso la cura del dolore, da sempre sostiene progetti di cooperazione, accoglienza e integrazione.

Ci siamo candidate con il desiderio di lavorare prestando particolare attenzione alla sostanza dei temi e delle criticità territoriali che Regione Lombardia dovrà affrontare nei prossimi cinque anni. Troppe volte, infatti, abbiamo visto in passato la forma delle questioni prendere sopravvento sui loro reali contenuti. C'è stata troppa attenzione a pronunciare slogan e parole senza che ci si occupasse realmente del cuore dei problemi, cioè del luogo dove le soluzioni dovrebbero nascere. Per entrambe l'essenza della gestione politica dovrebbe essere la valorizzazione di una Cura verso le persone e l'ambiente che sia inclusiva, solidale ed equa.

Viviamo un tempo storico in cui ogni tema è interrelato: clima, territorio, salute, economia, relazioni internazionali, conflitti. Siamo di fronte alle elezioni regionali, ma non possiamo dimenticare il contesto globale in cui ci dobbiamo necessariamente inserire come Lombardia.

Elena ha un sogno, e non è un sogno impossibile: un Servizio Sanitario regionale che si faccia carico dei bisogni delle persone che vivono in tutti i nostri territori e che partendo da questi sappia costruire percorsi efficienti, giusti e controllati di cura.

Aver governato la sanità lombarda e le sue eccellenze con una eccessiva attenzione ai risultati economici e una evidente propensione alla privatizzazione hanno condotto a un Servizio Sanitario iniquo: curarsi bene e nei tempi giusti non può essere un diritto dei pochi che se lo possono permettere.

 

Anche Maria Alessandra è convinta che la strada imboccata da alcuni decenni nel governo della nostra regione è una strada che non porta a cose buone, come nel caso delle  olimpiadi in cui verranno riversati ingenti contributi economici  senza rendersi conto che quanto verrà costruito sarà nel futuro difficilmente gestibile, anzi sarà piuttosto ingestibile visto le previsioni sugli sviluppi climatici che evidentemente vengono ignorati.

Pensare di asservire il nostro paesaggio agli interessi economici di un evento come le olimpiadi, basti pensare alla piana dell’Alute di Bormio, significa semplicemente non riuscire ad immaginare strade alternative per un turismo diverso, che ha bisogno di diversificare la proposta turistica, per renderla concretamente fattibile e quindi aderente agli scenari futuri. Il ritiro impressionante dei nostri ghiacciai in questi decenni non può passare inosservato com’è stato sino ad ora, nella totale indifferenza della gestione politica attuale: le istituzioni che dirigono gli investimenti sono ferme agli anni '80 mentre alcuni operatori turistici già si muovono in senso più moderno ma vanno sostenuti appunto da istituzioni al passo con i tempi.

 

Nel programma di coalizione a cui aderiamo ritroviamo espressi con chiarezza i temi che ci stanno a cuore e riscopriamo la convinzione di lavorare per il bene comune e non solo di qualche categoria o qualche singolo territorio.

Pensiamo che la rassegnazione e la critica non servano a nulla.

E’ tempo di cambiare e il cambiamento è ora nelle nostre mani. E’ possibile e vi invitiamo a costruirlo insieme a noi.

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