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ECONOMIA E POLITICA - 09 02 2024 - Ezio (Méngu)

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Ho scritto su questo giornale che è molto deludente parlare a una mucca.  Così è anche per chi scrive e non raccoglie alcun commento, peggio se v’è un commento anonimo costruito ad arte da gente di “ filòn cuntràri “ ma che non ha il coraggio  di  mettere la faccia.  Questa gente non va temuta in considerazione per un rapporto di dialogo costruttivo. Coloro che non si presentano, a mio avviso, con nome o cognome o soprannome sono come le pupù dei cani non raccolte per strada, capita di calpestarle, ma se ti sporchi la suola delle scarpe inveisci  contro l’arcano proprietario della bestia perché non l’ha raccolta.

 

Chi legge quasi mai è uno sprovveduto, se legge ha un interesse particolare per l’argomento e sovente  non collima con quello di chi scrive.

Dopo una attenta lettura di un tema trattato, nel comune cittadino nasce nella sua mente  uno spontaneo confronto di opinioni. E’ questo germe di pensiero che dovrebbe rappresentare il vero costrutto, la vera sostanza all’articolo e le  idee devono, per vivere di vita propria, essere dibattute. Nei giornali on- line questa opportunità è immediata, direi che viene istintivo cliccare la casella” commento” e scrivere la propria opinione.

 

Il “mi piace “ o il “non mi pace” espresso con il pollice prestampato sulla barratura con dei numeri accanto, a volte può essere una indicazione parziale e frettolosa dove non emerge la “radice” di pensiero di coloro che hanno cliccato sulla manina. Per completare il “ giudizio “ si  dovrebbe, a mio parere, esprimere anche il perché della scelta. E’ troppo impegnativo far questo  al giorno d’oggi ? Non c’è il tempo e occorre  passare ad altre letture ? Forse, ma la propria opinione,  quando è scritta  non da sciagurati che si trincerano  nell’anonimato,  avrà a sua volta la possibilità d’essere confrontata con altri, come anelli di una catena ed è indubbio  che chi ha scritto l’articolo raccoglierà a sua volta i frutti delle opinioni e delle esperienze altrui e magari avrà modo di correggere o rivedere il suo scritto, la sua opinione.  

 

E se alcuni Amministratori sono sollecitati da un vostro articolo, magari su questo giornale on- line,  nel chiedere spiegazioni del loro operato in modo pubblico , magari dopo una vostra e-mail o con  chiamata sul cellulare e vi dicono che non hanno il tempo di rispondere a causa del troppo lavoro e del poco personale che hanno a diposizione, potete , secondo me, torcere il naso nel segno del loro poco impegno.  

 

Di certo, ogni domanda va fatta nel segno della cortesia e nella chiarezza e se c’è “ insistenza”  anche Gesù non si è imbizzarrito e ha mandato a quel paese la vedova insistente  che chiedeva Giustizia.  C’è chi dirà “ mi hai rotto i maroni “ con le tue insistenze e può anche essere una  giustificazione, ma raramente una persona intelligente “ rompe “  quando chiede motivazione con giudizio sereno e forma cortese .  Il negare risposta  può essere il segno evidente di incompetenza, di incertezza, di poca o nessuna relazione interpersonale  dettata da un senso di superiorità.

 

Da questi  “cervelli“ che accettano solo le interviste che fanno comodo a loro ,  non caverete  mai un ragno dal buco.  Con loro vi troverete in un limbo senza senso, e se vi è un senso,   il senso lo hanno imposto loro e voi ne subirete un risultato che di certo non gradirete perché non avete avuto  nemmeno la  “ misera soddisfazione “  d’avere una risposta  e di sapere il perché del loro operato. Alla larga da questa gente che è muta sulle vostre domande pertinenti .

 

Ora,  come fanno spesso i Reverendi che parlano dalla balaustra per rendere noto i loro programmi e , credo, sollecitare anche la presenza, vi dirò che, con il  “ benestare “ del  Dott. Marco Travaglia, direttore del giornale Intorno- Tirano e alfiere delle voci libere,  propongo una rubrica ( cioè la NOSTRA voce  ) intitolata: Se tu fossi il Sindaco cosa faresti ? Sono certo che la Vostra voce in merito non mancherà e nemmeno la mia. Questa Voce deve essere come una sinfonia, piacevole, delicata, senza stonature poiché dovrebbe portare frutto..         

 

Ezio (Méngu)

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