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La ciclopedonale di Tirano resta ai nastri di partenza

ECONOMIA E POLITICA - 13 09 2024 - Guido Monti

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/ciclopedonale di Tirano

La nuova amministrazione comunale di Tirano pare propensa a incrementare i parcheggi per le auto, come testimoniato dal primo provvedimento attuato, ovvero il taglio delle piante del viale alberato del cimitero che, anche se concepito dalla giunta precedente, è stato effettuato affrettamente per lasciare posto a dei comodi posteggi.

 

A ribadire questo indirizzo dei nuovi reggenti tiranesi è giunta la recente  decisione di sospendere il progetto ideato dai predecessori circa la pista ciclabile cittadina, del costo di circa 850mila euro. Al momento la cosiddetta mobilità lenta nel territorio di Tirano è rappresentata dal Sentiero Valtellina, che però si interrompe di colpo al passaggio sul torrente Poschiavino per riprendere molto più avanti, ovvero in prossimità del parco dei Gelsi.

 

Quanto al collegamento, i ciclisti devono arrangiarsi con la viabilità promiscua, a proprio rischio e pericolo. Il nuovo percorso avrebbe dovuto consentire l'attraversamento della cittadina in sicurezza, in base a un progetto predisposto dalla Comunità montana di Tirano in condivisione col Comune di Tirano. Nei mesi scorsi era stato dato il nulla osta all’inizio dell'opera, ora invece obbligata a rimanere ai nastri di partenza. Infatti l'mministrazione attualmente in carica ha messo in aspettativa il progetto, sospeso in quanto non condiviso sia nel merito che nella forma di comunicazione alla cittadinanza.

 

La Provincia di Sondrio ha concesso una proroga di un anno e mezzo, che consente di non sprecare il finanziamento previsto, così da poter rivedere con calma i dettagli dell'intervento e in particolare il tracciato scelto, più a salvaguardia dei numerosi parcheggi destinati a essere eliminati piuttosto che dell'incolumità di chi cammina o pedala. Si sta valutando una variante che non interferisca con la viabilità urbana, per renderla 'più attrattiva e meno impattante' (testuale). Se il sindaco ha avanzato obiezioni al fatto che del progetto non si sia parlato diffusamente e che i cittadini non ne fossero al corrente, l'assessore ai lavori pubblici non ha mancato di definire il progetto come 'calato dall'alto', con notevoli criticità e poco funzionale per l'utenza.

 

A suo avviso il percorso, già appaltato e in via di avanzamento,  avrebbe interferito troppo con la viabilità cittadina creando pericolosi rischi tanto per i ciclisti e i pedoni quanto per i guidatori, senza considerare che si sarebbero persi parecchi posti auto. Mentre l'auspicio dell'assessore è di definire un tracciato diverso entro pochi mesi, così da far rettificare quello precedente dal progettista incaricato, e anche per poter acquisire le aree d'interesse, l'augurio di molti è che la tanto decantata mobilità sostenibile non finisca in secondo piano alla faccia del bene pubblico. 

 

Guido Monti

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1 COMMENTI

13 09 2024 16:09

Méngu

Nel tratto della pista ciclo pedonabile che va dalla passerella sul torrente Poschiavino , lato destro orografico sino quasi alla centralina Poschiavino , il manto stradale presenta numerose fratture o microfratture. Ora forse di poco conto ma converrebbe prima del periodo invernale sigillarle poiché l'acqua , di norma , si infiltra in quelle fratture, deteriorando con il gelo il manto stradale.