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Un'Europa da costruire tutti assieme

ECONOMIA E POLITICA - 22 04 2022 - Redazione

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Ha fatto tappa a Tirano il dibattito incentrato sulla Conferenza sul futuro dell'Europa intesa a dar voce alle varie articolazioni della società civile per avanzare proposte e suggerimenti alle istituzioni europee. Poco partecipato ma qualitativamente di rilievo, l'incontro tenuto nella sala consiliare del comune ha visto la partecipazione di imprenditori e sindacalisti, oltre a quella di amministratori tiranesi ed esponenti delle associazioni federaliste europee che hanno collaborato all'organizzazione dell'evento.

 

Dalla discussione è emersa l'urgenza che l'Europa si doti di validi strumenti politici e decisionali per compiere un salto di qualità a vantaggio dei suoi cittadini, accomunati dagli stessi problemi e dalle medesime esigenze a prescindere da culture, lingue, storie e situazioni socioeconomiche diverse. Su questo contano soprattutto i settori produttivi e del lavoro, che a causa della pandemia e del conflitto russo-ucraino si trovano alle prese con difficoltà dovute alla scarsità delle materie prime e all'aumento dei costi, devastanti pure per i consumatori. Quindi, come ha  sottolineato il sindaco di Tirano Franco Spada nel suo discorso introduttivo, le aziende devono necessariamente essere reattive agli eventi e sensibili alle tematiche di attualità, a cominciare dallo choc energetico in atto  Peraltro, ha precisato Matteo Lorenzo De Campo, amministratore delegato della Maganetti trasporti, è improbo muoversi in presenza di sistemi diversi e l'Europa deve tenerne conto, anche se è vero che l'Ue dà già abbastanza trovando però da noi troppi intoppi burocratici, e altrove (vedi i Paesi dell'est favoriti dalla delocalizzazione) scarsa applicazione dei loro doveri.

 

E paradossalmente - è il caso della multinazionale Baxter citato dalla sua dirigente Giuseppina Osmetti - sono le stesse filiali esistenti nei vari paesi a farsi concorrenza fra loro in base a normative e situazioni differenti da stato a stato. E' anche vero, per contro, che in Spagna la stessa società ha potuto godere di infrastrutture messe in esercizio al confine con la Francia grazie ai fondi Ue, che hanno agevolato la sua operatività. Nello specifico del settore biochimico, i contratti per la produzione dei vaccini hanno consentito da un lato di contenere la pandemia e dall'altro sono venuti incontro ai bisogni dei produttori. Di fronte all'emergenza sanitaria l'Europa si è dimostrata più viva che mai a dispetto dei suoi detrattori. Ma la Valtellina (era  questo il tema del convegno) cosa può dare oltre a ricevere in concreto dall'Ue? Quale zona di confine con rapporti di buon vicinato con la Svizzera, la nostra terra non può che essere di buon esempio per altre realtà di frontiera e può inoltre esportare altrove il suo spirito di intraprendenza e persino progetti di propria ideazione. Un discorso a parte merita un'eccellenza in campo sanitario qual è il tanto dibattuto ospedale Morelli, validamente in prima linea nella lotta al coronavirus, che potrà avvalersi di aiuti messi a disposizione dal Pnrr alimentato dalle risorse europee.

 

Dal canto loro i rappresentanti sindacali presenti alla riunione, Sergio Marcelli della Cisl e Michela Turcatti della Cgil, hanno espresso preoccupazione tanto per la cattiva gestione dei flussi migratori e del carente inserimento degli stranieri nel mondo del lavoro quanto per l'emarginazione delle donne e dei giovani dai processi produttivi spesso soggetti ad un eccesso di burocrazia che andrebbe snellita, un'esigenza condivisa del resto dalla stessa imprenditoria. E la tutela dei lavoratori non può essere affidata a ricette di stampo populista o sovranista perché le questioni che li riguardano vanno risolte con scelte largamente condivise e con una narrazione dei fatti veritiera e non irrazionale. La recente direttiva sulla parità salariale approvata dal Parlamento europeo è di buon auspicio per il superamento delle disuguaglianze di genere. Anche con simili provvedimenti un maggiore entusiasmo per l'Europa può trovare spazio nella coscienza popolare. Questi argomenti saranno riproposti in occasione della giornata europea del 9 maggio e trattati pure in un incontro aperto agli studenti dell'istituto Pinchetti, in calendario il 14 maggio col previsto collegamento in videoconferenza con alcuni parlamentari europei, a testimonianza che l'Europa va costruita col sostegno di ogni sua componente.

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