MENU

Visite guidate all'Antica pieve di Mazzo

ECONOMIA E POLITICA - 11 07 2024 - A.S.

CONDIVIDI

/pieve di Mazzo

Dal 12 luglio fino al 31 agosto saranno visitabili i luoghi e gli edifici più significativi che costituorono l'essenza della cosiddetta 'Pieve di Mazzo di Valtellina'.

 

Delle antiche vestigia della Pieve di Mazzo rimangono importanti testimonianze di architettura religiosa e nobiliare, oltre a fortificazioni: il Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Grosotto, il medioevale battistero con fonte ad immersione, le chiese di Santo Stefano e Sant'Abbondio e palazzo Lavizzari a Mazzo,il castello di Bellaguarda a Tovo S.Agata e la chiesa di Sant' Alessandro a Lovero.

 

Nel medioevo col termine <pieve> si indicava la circoscrizione ecclesiastica costituita da un vasto territorio, che prevedeva la presenza di una chiesa principale retta da un clero stabile e consacrata al protomartire Santo Stefano, ai martiri Vittore e Lorenzo, ai santi Gervasio e Protasio e a San Giovanni Battista, e di una fonte battesimale. Mazzo rientrò a pieno titolo in questo ristretto elenco; tuttavia ci sono altre importanti attestazioni circa l'antichità di questa pieve, e infatti già nell' anno 824 l' imperatore Lotario I confermò come pertinenti al Vescovo di Como Leone I i privilegi sottoscritti ancora prima dai re longobardi Ariberto e Desiderio.

 

La pieve, essendo un notevole e potente organismo, regolò per secoli i rapporti tra i vescovi e le comunità locali: per mezzo del capitàneo amministrava la giurisdizione civile e penale, e tramite l'arcipretura quella ecclesiastica. Dal momento che i limiti territoriali della pieve di Mazzo non furono mai oggetto di contese con le circoscrizioni vicine, si può pensare che dalla sua fondazione non abbiano subito variazioni sostanziali.

 

Il suo territorio si estendeva lungo la valle dell' Adda da Sernio a Sondalo e nella sua giurisdizione rientravano anche le due vallate laterali del Rezzalasco e del Roasco, importanti per le vie d' accesso che si aprivano verso la Rezia e la Valcamonica, mentre un altro valico importante era costituito dal Mortirolo.

 

Con il Concilio di Trento (1545-'63) si decretò la normativa per la creazione di nuove parrocchie e l'istituzione dei vicariati foranei, e questo portò ad un distacco progressivo delle altre parrocchie dalla pieve. In successione cronologica vennero create le nuove parrocchie di Lovero,Vervio,Grosotto,Tovo e Sernio  (Per ulteriori informazioni e orari delle visite si veda la locandina allegata).

 

A.S.

 

(fonte: 'Nell’ antica Pieve di Mazzo', edito dall'Associazione culturale Bellaguarda)

GALLERY

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI