A Tirano (e non solo) mancano Vigili del fuoco

IntornoTirano si era già occupata a inizio anno della carenza di personale del distaccamento tiranese dei vigili del fuoco, che torna prepotentemente d'attualità dopo la sua chiusura per due turni avvenuta nei giorni scorsi.

L'esiguo organico non riesce a garantire la presenza minima di almeno tre operatori, ridotti talvolta a due sole unità, così da non consentire regolari interventi in caso di necessità. Pertanto tocca spesso ai volontari porre rimedio, anche se non sono disponibili a tempo pieno al contrario di quanto dovrebbe avvenire per gli effettivi. Ovviamente questa situazione, del resto estesa a livello nazionale, non è più sostenibile e richiede soluzioni immediate per garantire la sicurezza della cittadinanza.

Per quanto riguarda la provincia di Sondrio, la pianta organica prevede oltre 150 vigili del fuoco e 74 capisquadra, a fronte di una reale disponibilità di meno di 130 e 44 rispettivamente. Ai  ritardi nelle assunzioni si sommano le inidoneità al servizio dovute all'età avanzata del personale e i permessi speciali, e a farne le spese è soprattutto Tirano, dato un accordo pregresso in base al quale i vari distaccamenti possono contare all'occorrenza sui vigili del fuoco del tiranese, dove statisticamente si verifica un minor numero di interventi.

Di conseguenza, ogni volta che nel resto della provincia c'è necessità, il personale messo a disposizione è quello di Tirano, per cui la zona rimane sovente scoperta andando incontro a grossi rischi. Si confida dunque in un migliore bilanciamento degli effettivi a livello locale per evitare possibili situazioni di ridotta sicurezza per i tiranesi.     

Guido Monti