Comitato del Poschiavino: meno spese effimere e più attenzione al territorio
CRONACA - 25 02 2025 - Guido Monti
Nel 2024 dalle rimesse idroelettriche in generale (canoni, sovracanoni aggiuntivi e rivieraschi) la provincia di Sondrio ha introitato circa 100 milioni di euro. Il Comitato per il Poschiavino ritiene che questa valanga di soldi dovrebbe essere indirizzata innanzitutto a favore delle fonti che l'hanno generata, acque e manutenzione del territorio. Invece, molte di queste risorse economiche vengono utilizzate per finanziare opere che nulla hanno a che fare con le necessità ambientali e sono anzi assolutamente effimere, una per tutte la prevista struttura coi cerchi olimpici. Gli amministratori, come buoni padri di famiglia, dovrebbero investire prioritariamente nella sicurezza dei propri cittadini e dei luoghi in cui vivono. Un esempio lampante di una situazione a rischio è rappresentato dagli argini del Poschiavino, appena a valle dello scarico di restituzione delle acque turbinate dalla centrale Enel, che ormai rischiano di franare nell'alveo del torrente. Il Comitato del Poschiavino da tempo ha segnalato all'attuale amministrazione comunale tiranese il grave rischio costituito dalla precarietà dell'arginatura in sponda sinistra, peggiorata per il fatto che vi vengono parcheggiati costantemente dei Tir che col loro peso contribuiscono ad aggravare la situazione. Considerato che le autorità competenti hanno una certa difficoltà a garantire la sicurezza del territorio, forse sarebbe più opportuno fare gestire la sicurezza idraulica ai concessionari, che almeno ne avrebbero la capacità. Il Comitato esprime inoltre viva preoccupazione in merito al progetto del nuovo mega parcheggio olimpico, con una capacità di 120 pullman, che l’amministrazione comunale intende realizzare in località Rodun. L'intento andrà attentamente analizzato per verificarne la compatibilità col contesto urbano, dove servirebbero indubbiamente aree verdi attrezzate. Madonna di Tirano, ad avviso del Comitato, non può essere un Bronx da asfaltare e quindi il progetto dovrà essere rivisto e condiviso con chi vive quotidianamente nel quartiere. Guido Monti
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