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DEXCAR SOTTO ACCUSA, COINVOLTI CIRCA 200 VALTELLINESI

CRONACA - 14 06 2016 -

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Venerdì scorso la Guardia di Finanza ha denunciato a piede libero i titolari di Dexcar, l'azienda nata nell'ottobre del 2014 che, almeno fino a pochi giorni fa, prometteva un'auto a noleggio per 24 mesi, comprensiva di copertura assicurativa e manutenzione, per una cifra tra i 390 e i 547 euro. I militari, che hanno oscurato il sito internet dell'impresa, hanno denunciato l'insostenibilità del progetto finanziario, accusato di essere un sistema di vendita piramidale, chiamato anche Schema Ponzi (o catena di Sant’Antonio), vietato dalle legge 173/2005. "Per ottenerla, - come spiega il sito www.quattroruote.it - chi entrava occupava la prima di otto caselle all’interno di uno schema che andava completandosi man mano che altre persone aderivano. Per ottenere la vettura era necessario portare a compimento tre tabelle di assegnazione (due, per chi sceglieva di versare una quota d’ingresso maggiore, di 1.950 euro). Gli aderenti potevano attendere che l'iter si completasse da solo oppure, per accelerarlo, diventare a loro volta promotori. La società assicurava che il completamento avveniva in 24 mesi, terminati i quali, qualora non avesse raggiunto l’obiettivo, il socio avrebbe riavuto la quota di adesione, decurtata di 120 euro di spese". In Valtellina, le persone che hanno aderito a questa iniziativa sono state circa 200, di cui una cinquantina nella zona del tiranese. Uno dei promotori che ha aderito a Dexcar, contattato da Intorno Tirano, sostiene che "chi è dentro è pacifico e contento"; "perché poi - si domanda - in Europa non è in corso alcuna indagine, mentre in Italia sì? Deve esserci sotto qualcosa... ". "Personalmente - aggiunge l'intervistato - dopo un'attenta analisi sulla fattibilità del progetto, sono entrato come cliente, e dopo uno sguardo dall'interno, ho deciso di diventare promotore. Secondo me - conclude - è tutto regolare: ma le indagini sono in corso, staremo a vedere... ". Un altro promotore tiranese aggiunge: "Il mio commento è che prima di giudicare male sarebbe meglio informarsi bene perché l'azienda è onesta, come noi advisor, e non vuole truffare nessuno: ne usciremo a testa alta. L'azienda - conclude - è nata per consegnare auto e non per truffare". In un comunicato stampa diramato domenica, il legale di Dexcar testimonia il corretto operato della società attraverso tre punti:
  • "La Dexcar è una realtà aziendale giovane che opera in tutta Europa nelle stesse identiche modalità attuate sul territorio italiano... ".
  • "Gli impegni contrattuali siglati con i clienti sono stati portati a termine come da documentazione in possesso che verrà consegnata alle Autorità Giudiziarie... ".
  • L’attività di che trattasi, del tipo multilevel marketing, è il frutto di raccolta mediante crown founding attuata on line, per nulla afferente alla tipologia di vendita mediante la ca “catena di Sant’Antonio”; gli aspetti tecnici verranno ovviamente illustrati a breve termine davanti alla Autorità Giudiziaria... ".
"Nessuna truffa - si legge nel comunicato - è stata mai tentata e/o posta in essere... Pertanto, confermando l’impegno a proseguire nell’attività portando a buon fine gli ordini incamerati, si invita la clientela ancora in attesa a rispettare i tempi di maturazione delle consegne ed a mantenere la fiducia prestata, soprassedendo all’invito transitato online di denunciare fatti che non sussistono... ". Marco Travaglia

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3 COMMENTI

14 06 2016 23:06

Economia e Finanza

Dexcar è sempre stato considerato un sistema poco chiaro e illegale come era stato sottolineato in questo articolo: http://www.marketmovers.it/2016/03/dexcar-truffa-o-reale-opportunita-di.html Saluti.

14 06 2016 22:06

Gerry

Quando è nato questo network ne sono rimasto colpito ed incuriosito dal progetto, ho atteso, letto e riletto i vari articoli, post promossi dai collaboratori ma c'è sempre stato qualche cosa che mi ha fatto soprassedere dal procedere con l'affiliazione a questo sistema. L'unica lancia a favore che ho pensato all'epoca è stata per il fatto che partendo tutto dalla Germania ho creduto ad una sorta di PRESTITO A FONDO PERDUTO stanziato per far partire il progetto. Poi quando ho visto il piano marketing ho capito che non poteva essere sostenuto a livello economico. E' palese che il noleggio di una macchina sia pagato da chi aderisce al progetto, l'azienda ha ragione nel dire che consegnerà le macchine entro due anni, in due anni facendo cassa si possono attivare tanti contratti di noleggio pagandoli con i soldi di chi ha investito nel network e quindi adempire a gli impegni, il problema è la forma del network che è prettamente piramidale, se vengono a mancare gli "investitori" il sistema collassa soprattutto se non c'è il su scritto FONDO PERDUTO per sostenere il gioco. Probabilmente le forze dell'ordine sono intervenute proprio per questo motivo per evitare il collasso e la fuga con la borsa piena di denaro di altri.

14 06 2016 07:06

Alessandro

È difficile pensare che qualcuno ti dia una automobile a quel prezzo e che sia tutto regolare. Il sistema usato da questi signori ha bisogno di un numero di persone che aderiscono sempre maggiore, che cresce in modo esponenziale. È chiaro che, non essendo la popolazione infinita, molto presto si arriva a saturazione e in molti rimarranno senza auto.