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Panchinoni: una campagna per fermarne la proliferazione

CRONACA - 27 06 2022 - Michele Corti

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/Panchinoni

Oggi sul quotidiano l'Adige di Trento è uscito un articolo a firma di Annibale Salsa, antropologo, già presidente nazionale del Cai, con giudizi pesantemente negativi sui "panchinoni".

 

Amministrazioni comunali e, spesso, anche i media locali ne tessono le lodi ma, se si guardano i commenti (vedi articoli e post sulle inaugurazioni di questi giorni sulle montagna lombarde), il 90% delle persone sono contrarie al dilagare di questa moda che riempie punti panoramici delle montagne con un manufatto pesante, dai colori violenti, che richiede una pedana di cemento armato. Dove, oltre tutto, ci si arrampica salendo su dei "gradini" che sono contro ogni criterio di sicurezza. 

 

Come mai continuano a posarle se non c'è consenso? Lo fanno per attirare gli invasati "panchinisti" che vi arrivano senza staccare gli occhi dallo schermo del dispositivo che li guida con google map, stimolati dalle recensioni di trip advisor, per farsi il selfie e farsi applicare sul "passaporto del panchinista" il bollino. Un meccanismo del tutto autoreferziale che umilia in diversi modi il rispetto del bene comune. Così ruralpini ha lanciato un sondaggio su facebook che con 500 votanti vede il NO a nuovi panchinoni al 94% vai al sondaggio.

 

Per dire basta ai panchinoni diverse associazioni ambientaliste, culturali, rurali delle provincie di Bergamo e di Sondrio (ma se ne potranno aggiungere di altre provincie montane) stanno mettendo a punto una petizione che punta a far dichiarare una "moratoria", uno stop ai panchinoni. In attesa che amministrazioni e soggetti locali si rendano conto dell'effetto boomerang che susciterebbe l'ulteriore estendersi dell'insulsa iniziativa.

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