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SECAM: OLTRE TREMILA ANALISI SULL’ACQUA

CRONACA - 25 11 2015 -

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laboratorio_analisi acqua secamNel suo ruolo di gestore unico del servizio idrico integrato per la provincia di Sondrio, Secam, la società di proprietà di Comuni, Comunità Montane e Provincia, effettua controlli per verificare la qualità delle acque, sia di quelle destinate al consumo umano che le reflue, che si vanno a sommare a quelli programmati da Asl e Arpa. Complessivamente il laboratorio esegue oltre 4500 analisi verificando circa 50 mila parametri. Il laboratorio, nel quale operano due giovani sondriesi laureate in chimica, Annalisa Morella e Francesca Garlaschelli, coordinate dalla responsabile del Servizio qualità Paola Ruffini, è stato implementato nel corso degli anni e dotato delle più moderne strumentazioni. In particolare, nel corso del 2015, sono stati installati due nuovi strumenti, un cromatografo ionico di ultima generazione e uno spettrometro di massa con sorgente al plasma, per circa 200 mila euro di investimento. A gennaio entrerà inoltre in funzione un nuovo software che consentirà una gestione ancora più efficace del laboratorio. Il recente ingresso nel gruppo di lavoro tecnico-scientifico di Confservizi Cispel Lombardia, che riunisce molti laboratori dei gestori dei servizi idrici integrati della Lombardia, offre l’opportunità di un confronto ampio sulle tematiche relative alle nuove normative e alla valutazione delle diverse prestazioni nelle analisi.

I CONTROLLI SULLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO

I controlli sono disciplinati dalla normativa di riferimento che dispone nel merito delle attività di laboratorio, dalla programmazione delle analisi ai parametri da verificare. Il programma annuale dei cosiddetti ‘controlli interni’, quelli effettuati dal gestore, contrapposti ai ‘controlli esterni’ di competenza dell’Asl, con la frequenza dei campionamenti e la tipologia di analisi, viene predisposto a dicembre per l’anno successivo e inviato all’Asl. Sotto osservazione ci sono attualmente tutti i comuni della provincia di Sondrio con circa 500 punti di prelievo, tra fontane, serbatoi e impianti di debatterizzazione e dearsenificazione, e mille fonti di approvvigionamento, tra sorgenti e pozzi, per un totale di oltre tremila analisi con circa 40 mila parametri verificati. L’acqua che entra nelle nostre abitazioni, garantita fino all’inizio degli impianti privati che trasportano l’acqua dalla rete al rubinetto, è molto meno dura ad esempio di quella delle grandi città che proviene esclusivamente dai pozzi. In valle questi ultimi sono soltanto una ventina contro 758 sorgenti. I punti prelievo per ciascun comune sono quelli considerati più rappresentativi della rete. Fatti i prelievi dall’addetto al campionamento, le analisi microbiologiche vengono eseguite entro le successive 24 ore: gli esiti vengono comunicati al responsabile del servizio idrico che, nei casi di non conformità, provvede alle necessarie informative all’Asl, all’Ufficio d’Ambito e al Comune per i provvedimenti del caso. Contestualmente Secam definisce gli interventi da adottare sul punto di prelievo o sul tratto di rete interessati dalle problematiche evidenziate dai controlli. La periodicità dei controlli varia in funzione delle dimensioni del comune e varia da quattro controlli all’anno fino a un’analisi al mese. Mediamente si raggiungono le 15 analisi al giorno con punte di 30 nella stagione  estiva quando è possibile raggiungere le sorgenti d’alta quota. Oltre ai campionamenti previsti nel programma annuale, vengono effettuati controlli sulle sorgenti, sui pozzi di falda e sui fontanelli naturizzatori, mentre analisi ad hoc sono attivate a seguito di guasti, perdite o lavori di manutenzione. Attualmente vengono pubblicati sul sito internet di Secam i risultati delle analisi dei punti prelievo principali e dei fontanelli, ma l’obiettivo per il 2016 è quello di renderli fruibili tutti, in modo che possano essere consultati in qualsiasi momento dagli utenti. Le analisi sono di tipo microbiologico, per verificare ad esempio la presenza di batteri, chimico e chimico-fisico che evidenziano, tra i vari parametri, durezza, residuo fisso, ph, ioni e presenza di metalli.

I CONTROLLI SULLE ACQUE REFLUE

Il laboratorio si occupa anche dei controlli interni sulle acque reflue, o di scarico, degli impianti di depurazione, mentre quelli esterni sono affidati all’Arpa, l’agenzia regionale. La legge dispone che la frequenza minima di campionamento e di analisi è determinata sulla base della potenza dell’impianto e della zona servita con un minimo di sei e un massimo di 24 volte all’anno per quelli più grandi. Due i punti prelievo per ciascun impianto di depurazione: l’ingresso e lo scarico finale. Oltre ai campionamenti previsti nell’ambito del programma annuale, vengono effettuati accertamenti sui fanghi attivi di depurazione e verifiche gestionali sui piccoli impianti. Sui 120 attivi sul territorio provinciale, fra piccoli e grandi, si svolgono annualmente oltre 1500 analisi per un totale di circa 10 mila parametri controllati. I risultati vengono inseriti con cadenza mensile nel portale Sistema informativo regionale acque a disposizione degli enti di controllo.

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