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Tirano, Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani in casa di riposo

CRONACA - 29 07 2024 - Giovanni Marchesi

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/Tirano, Giornata Mondiale dei Nonni e anziani

“NELLA VECCHIAIA NON ABBANDONARMI” - IV  Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

La “Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani” istituita da Papa Francesco nel 2021 per  favorire l’impegno di ogni comunità ecclesiale nel costruire legami tra le generazioni, combattere la solitudine e valorizzare i carismi dei nonni e degli anziani e il loro apporto alla vita della Chiesa, è fissata nella domenica di luglio più vicina alla memoria liturgica dei santi Anna e Gioacchino (26 luglio) ritenuti dalla tradizione i nonni di Gesù, domenica che quest’anno cade il 28 luglio con il motto preso dal Salmo 71 “Nella vecchiaia non abbondonarmi”.  

 

Presso la Fondazione Casa di riposo “Città di Tirano” tale festa per ragioni organizzative è stata anticipata a giovedì 25 luglio. Una felice coincidenza ha fatto sì che proprio in questa settimana presso il nostro Oratorio abbia avuto sede un campo estivo di adolescenti provenienti dalla parrocchia di Gorla Minore (Va) accompagnati dai loro animatori e dal loro prete don Luca Molteni i quali  hanno chiesto,  durante quest’esperienza estiva,  di poter condividere con gli anziani della nostra Rsa alcuni momenti. I ragazzi hanno saputo entusiasmare gli anziani coinvolgendoli con canti e giochi durante due pomeriggi della settimana e condividendo l’intera giornata di giovedì 25 luglio iniziata con la celebrazione della S. Messa presieduta da don Luca Molteni a cui è seguito il pranzo insieme all’ aperto a base di polenta taragna, salsicce e gorgonzola per poi proseguire dopo un breve break di riposo con il pomeriggio canoro.

 

La Sig.ra Lorenza a nome degli anziani ha definito l’esperienza: bellissima ed emozionante per aver incontrato ragazze e ragazzi simpaticissimi, educati, allegri ben disposti nei nostri confronti.” Da parte dei  ragazzi Aurora così si è espressa: “questa esperienza mi ha riempito il cuore. Ogni persona  all’interno della struttura  ha almeno una cosa da trasmettere agli altri. Ciò che più mi porterò nel cuore è il ricordo dell’immensa gioia provata nel vedere gli anziani sorriderci e raccontarci la loro storia”.

 

Venerdì 26 luglio gli anziani hanno invece ricevuto la visita dei bambini del Centro Estivo del vicino Giardino d’ Infanzia accompagnati dalle Suore e dalle educatrici che hanno lasciato agli anziani i disegni augurali da loro preparati per l’occasione.

 

In modo casuale, semplice  e spontaneo si è generato quanto Papa Francesco spesso ricorda e che ha sottolineato anche nel suo messaggio per la giornata di quest’anno: …”promuovere una cultura dell'incontro, per creare spazi di condivisione, di ascolto, per offrire sostegno e affetto: così si dà concretezza all'amore del Vangelo. La solitudine, certamente, è anche una condizione irriducibile dell'esistenza umana, che si manifesta in modo particolare nella vecchiaia, ma non solo. Per questo la preghiera del salmista è la preghiera di ciascuno di noi, la preghiera del cuore di ogni cristiano che si rivolge al Padre e confida nel suo conforto. In quest'anno dedicato alla preghiera, la celebrazione della IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani assume, dunque, un significato ancora più profondo e ampio. Essa ci invita a costruire, insieme – nonni, nipoti, giovani, anziani, membri della stessa famiglia – il ‘noi’ più largo della comunione ecclesiale. È proprio questa familiarità, radicata nell'amore di Dio, che vince ogni forma di cultura dello scarto e di solitudine… L'attenzione ai nonni e agli anziani non è solo un dovere di gratitudine e affetto, ma una necessità per poter costruire una società più umana e fraterna”.

 

Il papa ci invita a riconoscere il loro valore e a farlo in maniera permanente, non solo occasionale. Non si tratta, infatti, di celebrare una ricorrenza una volta l'anno, ma di far sentire gli anziani parte integrante della nostra famiglia cristiana e della nostra storia comune. Le varie generazioni di anziani che si susseguono vanno prese sul serio e a loro la Chiesa deve rivolgere una adeguata attenzione pastorale. Il tema di quest'anno, "Nella vecchiaia non abbandonarmi" (cfr. Sal 71,9), richiama l'accorata invocazione al Signore di non essere lasciati soli nell'età avanzata. Troppo spesso, infatti, la solitudine è l'amara compagna della vita degli anziani, a causa di numerose situazioni contingenti, come la migrazione dei figli o la crisi delle famiglie, ma anche dalla mentalità individualista che fa percepire chi è avanti negli anni come un peso. Sembra che oramai tutti diano per scontato che esista un tempo della vita in cui si rimane soli. Si tratta di una consuetudine e di una mentalità alla quale, con rassegnazione, neanche i più vecchi si oppongono. Eppure, come ricorda Papa Francesco, Dio non abbandona mai i suoi figli, nemmeno quando le forze declinano o la vita sembra meno produttiva; anzi, nella Bibbia invecchiare è un segno di benedizione. La solitudine e lo scarto degli anziani non sono inevitabili, ma frutto di scelte sbagliate che non riconoscono la dignità infinita di ogni persona.

 

Giovanni Marchesi

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