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Una panchina commemorativa

CRONACA - 22 11 2022 - M. Falciani

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/Memoria e purificazione: opera a ricordo de “La rivolta Valtellinese “del 19 Luglio 1620
Memoria e purificazione: opera a ricordo de “La rivolta Valtellinese “del 19 Luglio 1620

Quando l’amico Ezio mi chiese di pensare con un’opera importante, quasi monumentale, di ricordare i fatti accaduti a Tirano nel luglio del 1620 ero piuttosto imbarazzato, ma accettai la sfida.

In gennaio riflettendo sugli avvenimenti e la mia attività espressiva di ricerca tra segno e parola, giunsi a scegliere la parola che più si potesse adattare per la memoria e la purificazione.

Allora ero concentrato su una progressione di parole legate all’esperienza umana verso lo spirito, e dopo aver disegnato come un amanuense le lettere che compongono il nostro alfabeto, mi soffermai sulla parola FUOCO.

 

Come mia consuetudine impostai le sillabe in stampatello maiuscolo in un cerchio. La forma che mi riportava ai mandala e non solo.

Mi accinsi a disegnare la composizione dando spessore alle linee e alle forme.

Molte immagini attraversavano la mia mente a volte atroci ma non rappresentabili. Un colore invadeva il mio immaginario il Rosso e l’arancione dinamismo e sacralità della terra, con richiami al giallo sole del padre e sfumature di verde e azzurri come la natura in rinascita.

 

Mi ricordai che il fuoco era il termine antico per indicare la famiglia al tempo dei grigioni negli antichi documenti. Intorno al fuoco si riunivano le persone per decidere. Si preparavano i cibi da mangiare insieme.

La lettera “F” Famiglia –padre, madre e figli. Fuoco sacro e falò rituali. Il fuoco dello Spirito Santo. Felicità e fatica. Femminilità e vita. La “U” il grembo dove il fuoco dell’amore genera la vita, e, Il pendolo sempre in oscillazione tra il bene e il male in cerca di equilibrio per vivere in pace. Le “O” racchiudono realtà umane. La madre in sintonia col proprio figlio si aprono in modo angelico verso l’esterno e verso l’alto con un messaggio d’amore per tutte le creature senza confini e senza colore di razza e religione. In contrapposizione l’uomo si chiude a riflettere sulle azioni che portano all’inutile spargimento di sangue e alla perdita della vita dei nostri fratelli. L’oscurità si impadronisce del bene. Solo la luce del fuoco porta la luce in terra. Quando manca il dialogo ci si ritrova chiusi nel proprio mondo.

La lettera”C” è l’abbraccio accogliente e compassionevole che chiede il perdono.

Il tutto richiama gli uomini alla rinascita, al rinnovamento con l’invito ad avere fiducia a comprendere e rispettare la diversità e farne tesoro per avanzare nella Luce.

 

M.Falciani

 

 

Un grande e affettuoso ringraziamento all’Artista Michelino Falciani e ai Signori in foto che si sono cimentati in un affresco di una panchina del Giardino Rosa Genoni in Tirano dedicata a ricordo degli avvenimenti accaduti in Valle nel 1620. La mano maestra di Michelino Falciani ha tracciato un simbolo della “memoria e purificazione “, magnifica formella che riporta ai mandala e non solo, opera già idealizzata nel luglio del 2020 a ricordo del 400° anniversario di quei fatti tumultuosi.

Ezio (Méngu)

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