Orgoglio italiano
CULTURA E SPETTACOLO - 30 04 2020 - Ercole Ricci
Le tragedie si susseguono con cadenze precise in Italia. E tutte le volte ci troviamo a piangere la morte di persone innocenti. La storia italiana è costellata di avvenimenti importantissimi che ne hanno segnato nel bene e nel male le sorti. Come oggi, anche in passato guerre, terremoti, epidemie, alluvioni rompevano e travolgevano le relazioni quotidiane tra le persone e i legami di comunità, e spezzavano forse in modo ancora più grave di quanto accada nel presente. Famiglie intere rimanevano per decenni, a volte per sempre, sradicate dai loro luoghi. Eventi legati ad episodi terroristici, o comunque di violenza, come quelli degli anni 70, definiti “anni di piombo”, nei quali maggiormente si è avvertito a livello collettivo il clima di tragicità che ristagnava sull’intero paese, rendendo ancora più precaria e difficile una situazione già di per sé non facile a causa deii numerosi problemi legati al mondo del lavoro, dell’economia, senza dimenticarci di tangentopoli e dello stragismo mafioso. Quante ne abbiamo passate eppure anche nelle nelle peggiori emergenze umanitarie , il nostro si è dimostrato un popolo forte e determinato. Oggi stiamo affrontando una nuova prova, difficilissima sia sotto l’aspetto sanitario che quello economico. Un paese che invecchia e non offre prospettive soddisfacenti alle nuove generazioni. Italia avrebbe uno straordinario bisogno di ricominciare a nutrire fiducia in se stessa e nel proprio futuro. Fiducia alle forze migliori dell’Italia, alle sue imprese ed ai suoi lavoratori, fiducia, per ricominciare a intravedere un orizzonte positivo. Avere la capacità di reagire non significa avere una particolare attenzione per il disagio, è saper sopportare, adattarsi, fare nostro il disagio. Certo, non è facile risollevarsi, quando si perde il lavoro o si vive il lutto per una persona cara. Per non restare intrappolati nell’illusione che non c’è risoluzione, che andrà sempre così, per vedere gli ostacoli come un’occasione, serve il coraggio di ricominciare, questa forza innata che c’è in ognuno di noi. Dalla storia scritta dobbiamo apprendere, ma alla storia da scrivere dobbiamo ora fornire un presente sempre più sostenibile, ponendo al centro l'interesse della comunità. Senza, probabilmente, non riusciremo mai veramente a capire perché accadono certi eventi. Sono tanti i motivi che ci dovrebbero far sentire orgogliosi di essere italiani, al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni in cui spesso restiamo intrappolati, è bello essere italiani per il senso di ospitalità e la generosità di un popolo che viene da una storia recente di ricostruzione, che sa cosa significa "aiutare" il prossimo. Come italiano debbo dire che mai avevo visto tanta compattezza come in questa occasione, una straordinaria coesione pur nella diversità delle opinioni. Mi piace il nostro attaccamento alle radici e alla famiglia che ci fa essere solidali. È infatti convinzione comune che il primo elemento caratterizzante della Costituzione, sul piano dei valori, è la persona umana, con tutti i suoi attributi, i suoi diritti, le sue tutele ed anche la sua dignità. L’emergenza coronavirus ci sta facendo riscoprire il senso di comunità, il Paese che siamo, stimolando il nostro orgoglio e il nostro senso di appartenenza. Ricordiamocene quando usciamo di casa senza motivo, mettendo in pericolo anche e soprattutto i nostri connazionali. Ercole Ricci
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