La Lombardia destina fondi alle RSA di Montagna grazie alle derivazioni idroelettriche
ECONOMIA E POLITICA - 31 10 2024 - Redazione
La Regione Lombardia ha deciso di destinare parte dei contributi provenienti dalle derivazioni idroelettriche alle residenze sanitarie assistenziali (RSA) situate nelle aree montane, sia pubbliche che private accreditate. L’iniziativa, promossa dall’Assessore alla Montagna Massimo Sertori, ha l’obiettivo di sostenere un settore in difficoltà e di incentivare il reclutamento di personale qualificato, specialmente in quelle zone più isolate e vicine al confine svizzero. “Questa misura dimostra l’attenzione della Regione Lombardia verso le RSA di montagna, che si trovano spesso in condizioni logistiche sfavorevoli,” ha dichiarato la consigliera regionale Silvana Snider, membro della Commissione speciale per la valorizzazione dei territori montani e di confine. La Snider ha sottolineato che la decisione è stata presa in seguito a un’audizione congiunta tra le commissioni “Sostenibilità sociale, casa e famiglia” e la speciale “Valorizzazione e tutele dei territori montani e di confine”, convocata per affrontare le difficoltà che le strutture assistenziali incontrano in aree svantaggiate e a forte vocazione turistica. Un aspetto importante di questa delibera è il suo contributo alla sostenibilità economica delle RSA. Come evidenziato dai dati OCSE, i costi per l’assistenza agli anziani sono in forte crescita e rischiano di consumare larghe porzioni di reddito per numerosi nuclei familiari, impoverendo intere fasce di popolazione. “Grazie all’uso efficiente delle risorse naturali locali, in questo caso l’energia idroelettrica, è possibile sostenere il settore dell’assistenza sanitaria in montagna e garantire un futuro migliore per le RSA,” ha concluso la Snider.
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