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Orobikeando, in bicicletta nelle alpi orobie per valorizzare il turismo rurale

ECONOMIA E POLITICA - 13 09 2021 - Redazione

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/cicloturismo

Realizzato dai GAL Valtellina, GAL Val Seriana e laghi Bergamaschi, GAL dei Colli di Bergamo, GAL Valle Brembana, il progetto Orobikeando nasce con l’intento di creare una vera e propria rete ciclabile delle Alpi Orobie e che attraversa le province di Bergamo e Sondrio. La ciclovia è lo strumento attraverso il quale valorizzare i luoghi culturali e far assaporare la diversità enogastronomica dei territori attraversati. La rete, che verrà realizzata secondo gli standard europei (European Cyclists’ Federation) sarà connessa con la ciclovia internazionale Euro Velo 15.

 

Conoscere e assaporare i territori, con le due ruote

Con il tour di presentazione ufficiale, l’obiettivo è quello far conoscere i territori attraversati dalla ciclovia. Da Bergamo ai Colli bergamaschi, passando per le Alpi Orobie, il versante valtellinese e poi proseguire verso Tirano. Tre

giorni, dal 14 al 16 settembre. Un tour in E-Bike in cui i partecipanti potranno vedere e toccare con mano la diversità ambientale, culturale ed enogastronomica dei territori attraversati e che si concluderà con la presentazione dello studio di fattibilità del progetto.

Durante la prima giornata si partirà dall’aeroporto di Orio al Serio con arrivo a Premolo, sulla costa destra della Val Seriana, per proseguire il secondo giorno in direzione Val Brembana e raggiungere in serata il Passo San Marco, al confine con la Valtellina. Il terzo giorno, entrati nella provincia di Sondrio, si arriverà a Tirano. Diverse le realtà culturali e produttive interessate dal tour, dalla cooperativa sociale Oikos, con i suoi vigneti bio, all’associazione frutticoltori Val Brembana fino all’azienda agricola Salvini Juri (che produce formaggi) e al Mulino Giudici con la sua selezioni di grani antichi e di farine biologiche.

 

Per la valorizzazione dei servizi ecosistemici

Orobikeando si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione dei servizi ecosistemici per lo sviluppo locale delle zone rurali. Testimonianza del valore del progetto in questa direzione è la ricerca realizzata dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. “Il progetto presenta un’azione specifica relativa ai servizi ecosistemici culturali legati al turismo. Al fine di individuare una serie di azioni a sostegno della fruizione dei territori stessi, valorizzando, oltre alle eccellenze enogastronomiche presenti, tutti quegli elementi di varia natura: ecologici, economici, storici e religiosi”, si può leggere nella presentazione dello studio. Il Crea parteciperà ai tre giorni con un suo rappresentante, Davide Longhitano.

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