Sicurezza dighe: Il PD incita la Regione ad accelerare sull'approvazione dei piani
ECONOMIA E POLITICA - 03 12 2024 - Redazione
La sicurezza dei cittadini della provincia di Sondrio è a rischio a causa della mancanza di piani di emergenza per le dighe. A lanciare l'allarme è il Partito Democratico, che ha presentato un'interrogazione parlamentare per accelerare l'approvazione dei Piani di Emergenza Diga (PED) da parte della Regione Lombardia. Ad oggi, su 77 grandi dighe presenti in Lombardia, solo 13 hanno un piano di emergenza approvato. La situazione è particolarmente critica per la provincia di Sondrio, dove si trovano 27 di questi impianti, pari a oltre il 35% del totale regionale. Nessuna di queste dighe, però, è coperta da un PED. "È una situazione estremamente preoccupante," ha dichiarato l’onorevole Gianni Girelli, primo firmatario dell'interrogazione parlamentare presentata oggi. "Fenomeni meteorologici avversi sempre più frequenti richiedono piani di emergenza adeguati per limitare i danni a persone e cose." La richiesta del PD è chiara: il Ministro competente deve intervenire affinché la Regione Lombardia acceleri il processo di approvazione dei PED. "Non vogliamo fare allarmismi," ha aggiunto Michele Iannotti, segretario provinciale del PD di Sondrio, "ma la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni cosa. Ringraziamo i nostri rappresentanti regionali e parlamentari per il supporto a Milano e a Roma." I PED sono strumenti essenziali per la gestione delle emergenze di protezione civile. Essi devono includere l'inquadramento territoriale, la mappatura delle aree a rischio inondazione e il modello di intervento, specificando chi deve fare cosa in caso di emergenza. "Chi ha la responsabilità di redigere e approvare questi piani deve farlo rapidamente," ha incalzato Iannotti. L'auspicio del PD è che il Ministro competente faccia le dovute pressioni sulla Regione Lombardia per ottemperare a questo obbligo normativo. "Si chiedono maggiori competenze e poi non si riesce ad esercitare nemmeno quelle che si hanno," ha commentato Silvia Roggiani, segretaria regionale del PD lombardo. La questione dei PED si inserisce in un contesto più ampio di dibattito sulle concessioni idroelettriche e le loro ricadute economiche e sociali sul territorio. "È un tema cruciale," ha concluso Iannotti. "Chi ha la responsabilità si muova!"
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