LA VALTELLINA TURISTICA VISTA DAL PRESIDENTE DELLA VALPOSCHIAVO
ECONOMIA E POLITICA - 21 02 2015 -
La Valtellina è legata indissolubilmente alla Svizzera per tanti motivi, non solo geografici, che affondano le radici nella storia, ma in campo turistico non sono molti anni che i due territori, stiamo parlando dell’elvetica Valposchiavo, collaborano in questo campo. Tra le personalità a cui va dato il merito di avere sempre lavorato in questo senso va inserito di diritto Cassiano Luminati, che abbiamo incontrato infatti in Italia, precisamente a Tirano. Presidente della Regione Valposchiavo dal 2010 e tra i principali fautori della candidatura Unesco della Ferrovia Retica del Bernina, Luminati ha alle spalle una laurea in architettura a Milano e, nonostante la giovane età, tredici anni di presidenza dell’Ente Turistico Valposchiavo. Oggi il quarantatreenne poschiavino dirige il Centro di formazione del Polo Poschiavo e si occupa, in Svizzera e a Milano, di progetti marketing e comunicazione e progetti Interreg. Qual è la sua visione della Valtellina turistica? Di una zona con un enorme potenziale che non riesce ad esprimere del tutto, dove il campanile impera e con grandi difficoltà a posizionarsi, a causa proprio delle sue tante anime turistiche, dove ogni località ha la sua testa, guida e percorso nel posizionamento. Se non si tiene conto di questa cosa nell’azione promozionale non si va da nessuna parte, con il risultato che i tentativi di semplificare la situazione sono destinati ad esaurirsi presto. Per leggere l'intervista completa clicca qui (Valtellina Turismo Mobile).
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