ALPINISMO O ESCURSIONISMO IN ALTA MONTAGNA: 10 BUONI CONSIGLI
SPORT E TEMPO LIBERO - 30 07 2015 -
L’escursionismo estivo in alta montagna o alpinismo conta ogni anno un vasto numero di appassionati che vanno alla scoperta di ambienti unici e di grande bellezza. Si tratta tuttavia di un’attività che presenta dei rischi e che richiede quindi abilità e competenze da non sottovalutare: per esempio la capacità di muoversi con sicurezza su terreni rocciosi e nevosi, di arrampicare su roccia e di percorrere ghiacciai, oltre a conoscere l’uso della corda e delle principali manovre di sicurezza. È inoltre necessario avere buone basi di orientamento, di topografia e di meteorologia, di autosoccorso e di primo intervento. Ecco 10 buoni consigli delle Guide Alpine Italiane per godere delle alte quote con un atteggiamento consapevole e responsabile.
“L’escursionismo in alta montagna anche sui terreni più semplici richiede esperienza e conoscenze ambientali che non vanno assolutamente sottovalutati – spiega Andrea Sarchi, presidente della Commissione Tecnica nazionale del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane -. L’impegno varia in relazione agli obiettivi che ci si prefigge e quindi in relazione alla lunghezza e alla difficoltà degli itinerari, ma in generale per percorrere terreni di montagna bisogna avere una preparazione fisica di base adeguata e una buona abitudine a svolgere attività sportiva all’aria aperta.
È inoltre necessario avere acquisito molteplici capacità che vanno sedimentate con la pratica e l’esperienza: per imparare è molto importante rivolgersi a dei professionisti, quali le Guide Alpine, che propongono corsi di avviamento e di perfezionamento organizzati con modalità e caratteristiche differenti a seconda dell’ubicazione della scuola e degli obiettivi che si prefiggono. Anche il CAI propone ai suoi soci corsi di alpinismo nei limiti previsti dalla legge, avvalendosi a tale scopo di istruttori nazionali o regionali appositamente formati”.
“La pratica alpinistica è per definizione un’attività che presenta dei rischi mediamente più elevati di altre attività sportive – continua Sarchi - essenzialmente in quanto impone una corretta relazione tra l’uomo e l’ambiente dell’alta montagna che deve essere basata su regole dettate e suggerite dall’esperienza e dal buon senso. La frequentazione di ambienti naturali ci impone di conoscerne i ritmi e i meccanismi e di rispettarli in modo rigoroso. Il passaggio dell’uomo dovrebbe essere fatto in punta di piedi senza lasciare alcuna traccia. Solo così le generazioni future avranno la possibilità di godere della stessa fortuna”.
Ecco allora 10 buoni consigli delle Guide Alpine Italiane per praticare l’alpinismo con un approccio prudente e responsabile:
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