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FURTI AI VIDEOPOKER IN ALTA VALLE: FERMATI DUE UOMINI

TERRITORIO - 14 11 2015 -

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Giovedì 12 novembre i Carabinieri della Stazione di Bormio, in collaborazione con i militari dei Comandi Arma di Seriate e Bergamo Bassa, hanno dato esecuzione a due ordinanze di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti di due uomini ritenuti gravemente indiziati del reato di furto aggravato consumato il 24 ottobre scorso ai danni di tre esercizi pubblici dell’alta valle, due di Valdidentro e uno di Bormio. Le misure sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Sondrio su richiesta del Pubblico Ministero di Sondrio che ha coordinato l’indagine. L’attività investigativa che ha condotto a questo risultato è nata grazie alla segnalazione diretta ai Carabinieri di Bormio e Tirano da parte dei titolari dei tre locali che nella serata di sabato 24 ottobre scorso avevano notato questi due soggetti, mai visti prima in zona, muoversi con fare anomalo e circospetto intorno alle slot machine e ai videopoker ivi presenti, senza peraltro averli visti commettere alcun reato. L’indicazione di targa e modello dell’autovettura a bordo di cui i due soggetti sono stati visti allontanarsi, aveva permesso alle forze di polizia di fermare il veicolo quella stessa sera a Tresenda. I due uomini, G.S., rumeno quarantenne di Bergamo e A.C., anche, trentenne della zona di Seriate (BG), condotti presso la caserma della Compagnia Carabinieri di Tirano erano stati identificati e perquisiti accuratamente. Sotto un tappetino della loro autovettura era stato rinvenuto un mazzo di chiavi specifiche per l’apertura delle slot machine e dei videopoker. Gli stessi erano stati altresì trovati in possesso di circa 1500 euro in banconote che, in sede di controllo, non erano tuttavia risultati provento di reato. Nella circostanza erano stati deferiti all’Autorità Giudiziaria esclusivamente per il possesso ingiustificato di queste chiavi e pass-par-tout. Successive e accurate indagini svolte dal Comando Stazione Carabinieri di Bormio presso i tre esercizi pubblici, con l’ausilio di personale tecnico specializzato, hanno permesso di accertare che alcuni dei videopoker e delle slot machine erano stati manomessi e parzialmente svuotati del loro contenuto in denaro, per poi essere richiusi senza che le stesse macchine evidenziassero segni di forzatura. Da qui è partita l’ipotesi investigativa – poi verificata dai militari di Bormio – che i videopoker fossero stati aperti con appositi chiavistelli, parzialmente svuotati del loro contenuto e successivamente richiusi dai due uomini, senza che i titolari dei locali pubblici avessero modo di avvedersene.  Tuttavia la segnalazione degli esercenti circa la presenza di persone sospette si è rivelata provvidenziale e fondamentale per l’avvio dell’attività investigativa che ha condotto alla denuncia a carico dei due bergamaschi per il reato di furto aggravato in concorso di persona. I due uomini giovedì sono stati raggiunti dall’ordinanza della misura cautelare dell’obbligo di dimora presso le rispettive abitazioni di Seriate e Bergamo da dove non potranno allontanarsi senza preventiva autorizzazione del Giudice per le Indagini Preliminari che ha emesso i provvedimenti, con ulteriore prescrizione di non poter uscire dall’abitazione in orario notturno. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri di Bormio per accertare se in altri bar o sale giochi dell’alta valle si siano verificati simili ammanchi riconducibili ad analoga condotta.  Nel frattempo è stata anche avanzata dai militari la richiesta di emissione della misura di prevenzione del “Foglio di Via Obbligatorio” dei due uomini dai Comuni di Valdidentro, Bormio, Valdisotto, Valfurva e Sondalo

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