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Approvati i criteri di ripartizione dei Fondi per i Comuni di Confine per il 2022 e 2023

ECONOMIA E POLITICA - 29 07 2024 - Redazione

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La Giunta regionale ha dato il via libera alla delibera riguardante i nuovi criteri di ripartizione e utilizzo delle compensazioni finanziarie per gli anni 2022 e 2023. Queste compensazioni, fornite dai Cantoni svizzeri, sono destinate ai Comuni italiani di confine come stabilito dalla legge 83 del 2023. Tale legge ratifica il nuovo accordo fiscale tra la Repubblica Italiana e la Confederazione Elvetica, specificamente in relazione all'imposizione dei lavoratori frontalieri.

Dettagli e implicazioni dei nuovi criteri

Secondo Massimo Sertori, assessore regionale con delega ai Rapporti con la Confederazione Elvetica, i nuovi criteri saranno adottati con decreto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nei prossimi giorni. Questi criteri determineranno l'allocazione delle somme spettanti per quest'anno e il prossimo ai Comuni entro 20 km dal confine, nei quali risiedono lavoratori frontalieri operanti in Svizzera. "Le novità introdotte rappresentano elementi molto positivi per il territorio lombardo. Un ottimo risultato, che non era scontato", ha commentato Sertori.

Principali novità introdotte dalla norma primaria

  • Ampliamento della platea dei Comuni beneficiari: I Comuni di confine con una popolazione di frontalieri residenti pari almeno al 3% (e non più al 4%) dell'intera popolazione comunale riceveranno e potranno utilizzare direttamente i fondi assegnati dal MEF per interventi sul territorio.

  • Trasferimento dei fondi residuali alla Regione Lombardia: La parte rimanente del ristorno fiscale verrà trasferita dal MEF alla Regione Lombardia. Questi fondi saranno utilizzati per interventi a favore delle comunità residenti nei territori di confine, in coordinamento con le Province e le Comunità montane, per garantire un'efficace ed efficiente gestione delle risorse.

  • Incremento del limite per l'uso dei fondi in parte corrente: Il limite massimo per l’utilizzo dei fondi in parte corrente è stato innalzato dal 30% al 50%. Questo permetterà agli enti assegnatari di realizzare, completare e potenziare opere pubbliche di interesse generale, favorendo settori come l’edilizia abitativa e i trasporti pubblici. In questo modo si risponde all'esigenza espressa dai Comuni di disporre di maggiori risorse per l'erogazione di servizi locali.

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