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Sindacati uniti contro il nuovo tributo per i frontalieri: "Incostituzionale"

ECONOMIA E POLITICA - 14 06 2024 - Redazione

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Oggi, in una conferenza stampa congiunta, le sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, UNIA, OCST e SYNA del comparto frontalieri hanno presentato il parere legale relativo al nuovo tributo previsto a carico dei cittadini italiani frontalieri. Questo tributo è disciplinato dall’art. 1, comma 237 e successivi della Legge 30/12/23, n. 213 (Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026).

 

Il nuovo contributo sanitario, che dovrebbe essere applicato ai lavoratori transfrontalieri nelle quattro Regioni di confine (Alto Adige, Valle D’Aosta, Piemonte e Lombardia), varia tra il 3% e il 6% e si estende anche ai familiari dei lavoratori stessi.

 

Le organizzazioni sindacali (OO.SS.) e l’ACIF, insieme a numerosi enti interni alla fascia di confine, si oppongono fermamente a questa norma. La loro opposizione è supportata dai principi contenuti nel parere legale presentato oggi, che evidenzia forti indizi di incostituzionalità del provvedimento introdotto dal Governo e dal Parlamento italiano nell’ultima legge di bilancio.

 

La conferenza stampa ha avuto l’obiettivo di dimostrare e sottolineare questi aspetti di incostituzionalità, rafforzando così la posizione dei lavoratori frontalieri e delle loro famiglie nella lotta contro questo nuovo onere fiscale.

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