Rinnovo delle concessioni idroelettriche: il PD di Sondrio chiede sicurezza, occupazione e rigore sui pagamenti
ECONOMIA E POLITICA - 17 12 2024 - Redazione
Nel processo di rinnovo delle concessioni idroelettriche in Lombardia, il Partito Democratico sollecita la Regione a premiare le aziende che investono in sicurezza e occupazione, escludendo invece chi non ha saldato i canoni aggiuntivi dovuti. L'appello arriva dal consigliere regionale del PD, Jacopo Scandella, che, attraverso un ordine del giorno collegato al Bilancio di previsione regionale, sottolinea l'importanza di criteri rigorosi e di garanzie concrete per i territori interessati. “Con una delibera del 30 giugno 2022, Regione Lombardia ha avviato la valutazione dell’interesse pubblico legato al rinnovo delle concessioni idroelettriche scadute," spiega Scandella. "Ad oggi, sono state avviate solo due procedure di riassegnazione, mentre per le altre è ancora tutto da definire. Chiediamo che si premi chi investe nella sicurezza degli impianti e chi garantisce occupazione di qualità sui territori, mentre chi non ha pagato le somme dovute per la prosecuzione temporanea delle concessioni venga escluso dalla riassegnazione. Le risorse di quei canoni sono indispensabili per finanziare servizi e investimenti locali.” Il tema è particolarmente sentito nella provincia di Sondrio, come evidenziato dal segretario provinciale del PD, Michele Iannotti. “Sondrio è interessata dal rinnovo di 9 delle 18 grandi derivazioni idroelettriche scadute in Lombardia, impianti che rappresentano quasi il 70% della potenza nominale complessiva della regione. Si tratta di un’occasione storica per il nostro territorio, che deve vedere al centro la sicurezza ambientale e idraulica degli impianti, ma anche un rilancio occupazionale significativo. In 40 anni, la provincia ha perso quasi 1.000 posti di lavoro nel settore idroelettrico: il rinnovo delle concessioni deve essere l'occasione per recuperare molti di quei posti persi e per creare nuova occupazione di qualità.” Il Partito Democratico chiede quindi alla Regione Lombardia di assumere un ruolo attivo nel garantire trasparenza, sicurezza e sviluppo economico per i territori coinvolti, facendo della riassegnazione delle concessioni un'opportunità di rilancio per l'intera provincia di Sondrio.
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