I bambini di Aquilone
CRONACA - 26 07 2024 - Bernardo Gabriele Ferrari
Il Rettore del Santuario di Madonna di Tirano, Don Giuseppe Romanò, coadiuvato nelle letture da Don Ferruccio Citterio, ha celebrato una Messa a S.Perpetua. Come avviene da tanti anni nei mesi di luglio-agosto, alle ore 20. In tale occasione come " cittadino tiranese e valtellinese " ho recitato la piu toccante e struggente poesia di Don Remo Bracchi, tratta dal suo libro LA TÈRA PERDÚDA : I BAMBINI DI AQUILONE. " O voi bambini di Aquilone, cari bambini, / ai quali è toccato in sorte di morire, / quando la stagione della dolce fioritura / era appena iniziata. Siete venuti al cancello del suo giardino / con la vestina del battesimo ancora immacolata, / recando sulle braccia i gigli rossi di San Martino , / resi più rossi dal vostro martirio. Tutti insieme avete percorsa l' erta che si arrampicava, / senza abbandonare i vostri fiori e le vostre corone di festa, / e perchè nessuno scivolasse, vi conducevano per mano / le vostre mamme. Nell' impazienza di andare, avete lasciato cadere i vostri cari / trastulli, che tanto faranno piangere i vostri parenti. / D' ora in poi vi sarà concesso di giocare con i suoi cavalli, / sulle praterie del vento. Nessuno ha ritrovato il vostro amato corpicino, / perchè dolcemente potessimo cullarlo nella morte, / perchè lo deponessimo sulle braccia di vostro padre, che a sè / lo stringesse forte un' ultima volta. Siete scomparsi per sempre, come i gigli dei nostri prati, / sommersi dall' ondata immensa di pietre e fango. / Senza di voi, o fiori della nostra carne, invano / aspetteremo la primavera. Tutto quello che era vivo è stato rapito nella polvere densa / della frana, e noi non abbiamo più visto nè prati nè case. / Voi siete volati via, come faville di luce / in mezzo all' oscurità. Nessuna cassa chiudeva i vostri resti nel giorno del funerale. / Soltanto brillavano lumini accanto all' altare, in mezzo alle verdi / corone. Così noi abbiamo compreso che voi eravate diventati / soltanto fiori e fiamme. Quando questo piccolo fuoco accennerà a spegnersi / e sullo stoppino ondeggerà incerta una bianca piuma di fumo, / soltanto allora noi ci renderemo conto che non potremo più / fare a meno della vostra luce. Cercheremo nel cielo grappoli di stelle, / lassù dove nessuno le potrà mai cogliere dai loro tralci, / cercheremo le più luminose, per assegnare a ciascuna di esse / il vostro nome. E voi, o gigli rossi, crescete di nuovo sul dosso di San Martino, / là, dove l' uragano si è abbattuto con la sua violenza, / Sarete voi a darci la certezza che i nostri bimbi / scomparsi con voi, sono ancora vivi " Sono ormai rimasto l'unica memoria storica di tanti amici che ora sono nelle praterie del vento. Vorrei ricordarli per una preghiera collettiva, come fossero ancora con me a S.Martino di Serravalle, a S.Bartolomeo de Castelàz, ad Aquilone in Valdisotto... Renato Bolzoni di Morbegno, Bruno Moroni di Sondrio e Presidente Italia Nostra , Arnaldo Bortolotti caporedattore Centro Valle, Don Remo Bracchi poeta dialettale salesiano , Don Egidio Viganò Rettore maggiore dei Salesiani di Sondrio, Don Antonio Riboldi Vescovo di Acerra (NA), Don Carlo Maria Bozzi Parroco di S.Antonio Morignone, tiranese, Don Andrea Gelsomino Salesiamo che celebrava a S.Maria Maddalena e sua sorella Suor Veronica. CHE LA TERRA VI SIA LIEVE. Bernardo Gabriele Ferrari
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