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Il progetto della "Tangenzialina di Bormio" sotto la lente legale

CRONACA - 15 01 2024 - Redazione

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/giustizia

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), insieme ad Italia Nostra, Mountain Wilderness Italia, C.A.I. - Sez. Bormio e numerosi residenti, ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) Lombardia contro il decreto D.G. Ambiente e Clima della Regione Lombardia n. 17849 del 14 novembre 2023. Tale decreto autorizza il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale per la realizzazione della "Tangenzialina di Bormio".

 

Il progetto, proposto dalla Concessioni Autostradali Lombarde – C.A.L. s.p.a., mira a creare una bretella per collegare la Valfurva evitando il centro di Bormio. Tuttavia, le associazioni e i residenti rappresentati dagli Avv.ti Veronica Dini e Stefano Clementi sostengono che il tracciato individuato avrà gravi ripercussioni ambientali e territoriali sulla piana della Alute, area coinvolta dai lavori.

 

Il progetto, inizialmente incluso nel piano di governo del territorio del Comune di Bormio, è stato reso prioritario in vista delle Olimpiadi Milano - Cortina 2026, con finanziamento approvato dalla Regione Lombardia. Le criticità riguardano la frammentazione del territorio, l'urbanizzazione delle aree limitrofe e il danneggiamento irreversibile della Rete Ecologica Regionale (R.E.R.).

 

Nonostante gli studi di fattibilità suggeriscano alternative più sostenibili, la propensione per il tracciato controverso persiste. La relazione istruttoria della Regione Lombardia aveva sollecitato diverse integrazioni allo studio di impatto ambientale, evidenziando criticità su diversi fronti, dalla interferenza con reti di sottoservizi all'impatto paesaggistico.

 

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) aveva già segnalato le preoccupazioni ambientali nel processo di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) nel 2022. Nonostante ciò, il provvedimento autorizzativo è stato emesso.

 

L'associazione GrIG e le altre entità coinvolte hanno richiesto al T.A.R. Lombardia l'annullamento del decreto autorizzativo, auspicando che la "Tangenzialina di Bormio" venga definitivamente accantonata. Gli interessi legati alle Olimpiadi invernali Milano–Cortina 2026 sembrano aver influito su una decisione che viene definita assurda e dannosa per l'ambiente e le casse pubbliche.

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