La Tirano da rivedere
CRONACA - 25 07 2019 - Ivan Bormolini
Ci sono degli aspetti di questa nostra città che meritano di essere rivisti in tema di urbanistica. Partiamo dalle piazze: buoni gli interventi portati a termine dall'attuale amministrazione comunale in piazza Basilica. Sarebbe auspicabile completare l'opera con l'eliminazione definitiva dei parcheggi attorno al santuario creando un'area pedonale che lo stupendo luogo dell'Apparizione merita. Altro aspetto, non trascurabile è certamente un progetto di risistemazione del sagrato, crepe e successivi rattoppi, non si configurano certo con la storicità di questo nostro tempio. Un tocco di bellezza ulteriore, andrebbe riservato all'angolo di piazza davanti alla sede filiale della Banca Popolare di Sondrio. Abolizione dei parcheggi, talvolta selvaggi di auto e moto, e creazione di un sito con verde pubblico e riservato solo ai pedoni. In tutto questo solo un'area di sosta per i disabili e niente di più. Zona di sosta per disabili che comunque va mantenuta anche nel cuore della piazza, con un accesso riservato. Rimanendo a Madonna, anche le piazze laterali a via Elvezia, non sono certo bell'esempio di ordine e davvero non costituiscono un bel biglietto da visita. Vi in fatti un po' di disordine sparso e trascuratezza. E' giusto mantenere i parcheggi per le auto, ed è altrettanto doveroso da parte di tutti fruire del passaggio pedonale appositamente creato, per raggiungere la piazza Basilica. Una comoda e sicura viuzza ben ideata, che consente di immettersi nel cuore della piazza, senza percorrere in modo pericoloso il tratto di via, da sempre costellata da traffico veicolare e dal passaggio del Trenino Rosso del Bernina. In questo caso, noto spesso il parcheggio di bus turistici che stazionano in apposite zone ben delineate. Mi chiedo il perché non riservare a questi ultimi un parcheggio più consono e destinato alla sosta per più ore. Già, ora qualcuno potrà definirmi profeta dalla facile favella oppure dalle facili idee progettuali. Nulla di tutto questo, però qualche soluzione non troppo onerosa e lungimirante potrebbe essere individuata. Eliminare in via Elvezia l'ampia porzione di spazio per i bus, destinandola a parcheggi per vetture, creare un sola area apposita e ben limitata, per la discesa e poi successiva salita a bordo dei viaggiatori. Ma dove ti parcheggio i bus? Ed anche qui una soluzione potrebbe essere al momento ottimale e ripeto ancora di poco costo. Da anni si discute a fasi alterne, sul futuro dell'area del Rodun, nelle vicinanze della centrale del Teleriscaldamento. Un' ampia e disordinatissima porzione di territorio che invoca delle fattibili destinazioni di utilizzo futuro.....Non certo un bel vedere, luogo polveroso che ospita i circensi di passaggio, vi si brucia la vecchia in occasione del carnevale e poco di più. Non certo un bel panorama che potrebbe però rivelarsi consono per la sosta dei bus. Percorrendo il viale Italia verso Tirano, l'ampio fabbricato dell'ex opificio Mottana necessita di interventi. La visione di questo edificio, stona e parecchio con il contesto storico del viale e della vicina piazza Basilica. A proposito del nostro viale, ritengo che le opere pubbliche recentissime che hanno interessato gli attraversamenti pedonali delle vie laterali sia ben fatto, comodo e sicuro per pedoni e disabili. Altra valutazione che merita attenzione è l' illuminazione notturna, belli i lampioni in stile Liberty, ma certo, soprattutto in prossimità degli attraversamenti pedonali si rivelano non idonei, scarso è il fascio di luce proiettato e talvolta ostacolato dalle foglie degli alberi. Nota che stona sono anche i cestini porta rifiuti a cui sono stati attaccati dei posacenere artigianali, il tutto appare di vero poco gusto, antiestetico e ben lontano dai cestini con adeguato posa mozziconi collocati ad esempio in quel di Sondrio. Una soluzione ottimale di dotazione di arredo urbano moderno consono, ordinato a misura di cittadino e turista. Dal viale arriviamo in piazza Marinoni. Oggi la piazza appare ben lontana dalle caratteristiche storiche di un tempo. Ben tenuti appaiono i giardini al cospetto del monumento dei Caduti, certo i parcheggi non si possono eliminare, se non prima di aver adottato un'altra locazione, una cosa non facile e sicuramente dai costi non di poco conto. Negli anni, in merito all'arredo urbano di questo luogo sono state messe in opera diverse soluzioni, ma devo dire che anche quella attuale con delle aste in ferro collocate tra una fioriera e l'altra non è funzionale dal punto di vista estetico. Davanti alla filiale del Credito Valtellinese, sono gravemente compromesse le piccole aree che delimitano i punti di sosta per le vetture, occorre in questo caso rivedere questo contesto mettendo in campo una funzionale ed adeguata manutenzione. L'ampio spazio vuoto davanti alla storica facciata di casa Perego necessita di essere al centro di un progetto che per esempio, implichi la posa in opera di aree verdi o altro in modo da dare all'area una visione più bella e certamente più a misura di cittadina a forte vocazione turistica. Anche in questo contesto l' illuminazione non è certo delle migliori. Grossi fari, simili a quelli di uno stadio, alloggiati su un altissimo pilone... Non è più cosa! Un qualcosa di davvero brutto da vedersi. E poco funzionale. Si spera poi che il fabbricato dell'ex cinema Italia, sia interessato da un progetto di riqualificazione che contribuisca a restituire maggior decoro alla piazza. Due passi in via Roma, anche qui un tratto di strada ha visto un'adeguata ma solo parziale manutenzione, ma certo l'ingresso in piazza delle Stazioni presenta qualche limite. Ho sempre giudicato buono l'intervento di riqualificazione dell'area, tuttavia parcheggi spesso un poco disordinati, non sono un'immagine allettante a cui assistere, soprattutto per le tante persone che nel periodo estivo approfittano dell'offerta culinaria proposta dai ristoratori della zona in belle locazioni esterne. Vedrei bene anche lo spostamento dell'area Taxi nelle vicinanze del terminal bus di via Calcagno riservando alla piazza delle Stazioni limitati spazi di carico e scarico merci, consentendo solo il transito delle vetture dalla piazza verso il semaforo. Ora torniamo indietro e facciamo due passi in quella che era l'antica piazza del Pretorio, ovvero la piazza Cavour. Povera Maria Luisa o statua della Storia, a quante manovre spesso nevrotiche per accaparrarsi un parcheggio, dovrà ancora assistere? Vorrei vedere un giorno questo luogo privato almeno in parte dai parcheggi che certo non danno dignità allo storico contesto. Anche qui un'adeguata visione progettuale consentirebbe di restituire al meno in parte quel decoro che al piazza merita e invoca da decenni. Immaginate la piazza libera dalla metà dei parcheggi, una zona con giardini e comode sedute ed una bella e moderna pavimentazione. Non sarebbe tutto questo un ulteriore bell'ingresso al cuore del centro storico, magari passando sotto il porticato del comune e soffermandosi nell'antico chiostro dell'ex convento Agostiniano? Oppure ancora percorrendo quel tratto di via XX Settembre che dall'angolo di palazzo Marinoni conduce verso piazza San Martino: mi piacerebbe vederlo pedonalizzato oppure zona a traffico limitato esclusivamente destinato a residenti e commercianti. Un sogno? Ma, speriamo di no! Osservando oggi le abitazioni della piazza noto degli ottimi interventi di restauro, tra qualche tempo verrà svelata anche la bella facciata di quella che era l'antica ferramenta Schiantarelli, sicuramente il tutto darà un'ulteriore tocco di bellezza, così come pregevole è stato il recupero dell'angolo che ospita la tabaccheria e da accesso alla Vineria in via XX Settembre. Un intervento che ha ridato anche l'originalità anche di quell'insegna storica di Fabbrica di Gazzose e Selz Bonazzi. Immagino due belle cartoline della nostra Tirano in quei luoghi e vederle come le ho descritte sarebbe un valore aggiunto davvero non di poco conto. Mi soffermo nei dintorni, faccio due passi in piazzetta Lantieri, il Buglio Vecchio ed il bel campanile della chiesa di Sant'Agostino narrano storie di quella Tirano dei secoli passati e più recenti. Gli interventi di edilizia privata ben si coniugano nel contesto, anche la pavimentazione, frutto di recenti interventi si sposa in modo idoneo. Tuttavia, e qui parte la nota dolente, la zona presenta un'immagine davvero degradata, sicuramente la peggiore all'interno dell'intero centro storico se non addirittura di tutta la città. Sto parlando dell'area denominata Sant'Agostino. Più volte sono state proposte soluzioni anche dalle passate amministrazioni ma tutto giace ancora nell'abbandono. Mi metto nei panni di un turista che osserva tutto questo ed anche dei residenti delle vicine vie e non aggiungo altro... Una visione a cielo aperto che davvero non rende il giusto onore al vicino palazzo Torelli. Altro scempio: pochi giorni fa sono transitato per la storica via Torelli: bella la scritta dipinta che indica l'accesso alla via dedicata a Luigi Torelli. Interessantissimo dal punto di vista storico il piccolo portale d'ingresso della Confraternita dei Disciplini, oggi residenza privata, un colpo d'occhio sulla facciata del palazzo e all'ingresso dei giardini non gusta mai. Ma signori, qualche tempo fa sono stati realizzati degli scavi, ora a opere concluse, tra i bei sanpietrini risparmiati, è stato collocato un bruttissimo manto di asfalto proprio al cospetto dei luoghi storici prima citati. Voglio augurarmi che questa sia una soluzione momentanea, provvisoria e nulla di più. Il contrario, ovvero un' opera di rattoppo permanente, sarebbe fortemente irrispettosa e denoterebbe un'incuria che calpesterebbe, in modo indelebile ed insensibile, fatti e personaggi storici che in diverse epoche ed avvenimenti, hanno caratterizzato la storia di questa via, del borgo e non solo. Potrei fermarmi qui, però brevemente aggiungo dell'altro: i parcheggi in via Pio Rajna, laterali al Centro Commerciale, sono davvero carenti di manutenzione. Un occhio di riguardo lo riservo ad una spero futura riqualificazione del Viale dei Cappuccini verso il campo Santo. Un tratto questo fortemente disordinato meritevole di opere pubbliche non per molto tempo rimandabili. Altra nota è inerente a viale Garibaldi: i marciapiedi davanti al Giardino d'Infanzia, all'ingresso dei veicoli della Casa di Riposo e nelle immediate vicinanze di palazzo Credaro, sono costellati da pericoli per i pedoni. Le radici degli alberi hanno scardinato la pavimentazione creando avvallamenti non di poca entità e quindi pericolosità. Un'intera area quest'ultima che andrebbe ridisegnata compresa la via Bertacchi e l'ampio piazzale dove e qui dico giustamente, sono stati tagliati gli alberi che incombevano sulla facciata della scuola creando problemi da varia natura. Altro capitolo piazza Unità d'Italia, una partita da giocare o una partita persa? Ivan Bormolini
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1 COMMENTI
25 07 2019 12:07
Méngu
Ritengo una “ grazia ricevuta “ l’articolo di Bormolini dove si legge una interessantissima panoramica delle cose che andrebbero riviste in Tirano, sia per funzionalità, che bellezza. Fortunato quel Sindaco e quell’Amministrazione che riceve e legge tutto questo “buon senso” di analisi per rendere la nostra città migliore. Fortunati quei cittadini che poi possono ricevere dall’Amministrazione una risposta puntuale su questi temi. Orbene , mi accomuno a queste indicazioni e aggiungo anche una particolare attenzione per le nostre belle frazioni, alpeggi e strade. Ne approfitti l’Amministrazione per questa “ attenta panoramica di proposte lavori “ per trarre un progetto di fattibilità anche in tempi brevi.