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Report ha messo il dito nella piaga delle opere olimpiche

CRONACA - 27 05 2024 - Guido Monti

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Ha destato clamore in Valtellina la puntata trasmessa in tv la settimana scorsa dal programma d'inchiesta Report sulle opere preventivate in vista dello svolgimento dei prossimi giochi olimpici invernali.

I costi lievitati e i ritardi di realizzazione sono stati al centro del servizio intitolato 'Sforo olimpico', curato da Claudia Di Pasquale che ha intervistato sull'argomento l'asssessore regionale Massimo Sertori, i sindaci di Bormio, Livigno e Sondrio, oltre a quello di Montagna, e diversi cittadini e imprenditori direttamente interessati agli interventi previsti per la scadenza del 2026.

 

La giornalista ha invitato gli amministratori locali a fornire spiegazioni sull'aumento dei costi rispetto a quelli ipotizzati nel dossier di presentazione della candidatura olimpica. Per quanto riguarda Bormio si parlava di 6,7 milioni di euro per i lavori legati all'evento e 1,3 per le opere permanenti, saliti poi a 20 milioni e 275 mila per l'innevamento della pista Stelvio e 11, 810 mila per la sistemazione del percorso di gara e della zona di partenza. Il totale sarebbe quindi ben superiore a quanto indicato nel dossier, considerata pure l'installazione di una nuova cabinovia, di un parcheggio e del nuovo ski stadium. Solo per questi due ultimi lavori il budget è di 21 milioni di euro, mentre 28 sono previsti per la costruzione della nuova cabinovia.

 

A Livigno le previsioni di spesa, che ammontavano a 7 milioni per i lavori temporanei e a 6,8 per quelli definitivi, secondo Sertori si aggirano adesso intorno ai 70-80 milioni. Questi numeri però sono stati smentiti dall'inviata di Report, perché le spese per gli interventi da realizzare nel Piccolo Tibet supererebbero invece i 150 milioni, vale a dire il doppio di quanto sostenuto dal rappresentante valtellinese in Regione.

 

A Sondrio si rimane sulla stessa falsariga circa le opere ai due estremi della tangenziale, contestate anche dal presidente dell'Aci di Sondrio Andrea Mariani. Mentre il sindaco Marco Scaramellini ha rammentato come la spesa dovrebbe restare sotto i 50 milioni di euro, i dati illustrati da Report la indicano in 74 milioni, incrementati - come sottolineato dal sindaco di Montagna in Valtellina Barbara Baldini - dal nuovo cavalcavia del Trippi che implica di per se stesso una spesa di 52,8 milioni.

 

Perplessità sugli interventi è stata manifestata nel corso della trasmissione pure da Angelo Costanzo, presidente del centro culturale 'Oltre i muri'. Comunque l'assessore Sertori e tutti i sindaci interpellati, ad eccezione della Baldini, hanno insistito sulla necessità delle opere olimpiche in quanto, a loro avviso, sono indispensabili per riuscire a risolvere cronici problemi di viabilità e assicurano inoltre un futuro migliore alle località turistiche della valle. In aggiunta hanno rilevato che, siccome ci sono a disposizione cospicui finanziamenti (nel caso di Sondrio non influenti sulle casse comunali per quanto riguarda la tangenziale), è opportuno avvalersene malgrado non tutti gli amministratori siano concordi sulle soluzioni da attuare e, soprattutto, convinti che gli interventi vengano attuati in tempo utile.

 

Uno di questi è Ugo Parolo, ex parlamentare, assessore provinciale sotto l'amministrazione retta da Sertori e sottosegretario regionale, il quale ha ricordato come già due anni fa avesse avvertito che le opere non sarebbero state ultimate entro l'avvio dei Giochi del 2026.

 

Dopo la messa in onda del servizio di Report le discussioni in merito ai lavori programmati per l'appuntamento olimpico sono dunque destinate a riaccendersi e ad alimentare perplessità e scetticismi da parte di molti.  

 

Guido Monti

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