Riflessioni: luce nuova al monumento e sul viale... e altri problemi
CRONACA - 26 10 2020 - Ivan Bormolini
(Di I. Bormolini) Nulla me ne vorrà il caro amico architetto e scrittore Giancarlo Bettini, se in questo mio scritto utilizzo il metodo da lui sempre usato, quando sino a qualche tempo fa dalle pagine di questo nostro giornale telematico tiranese pubblicava i suoi pensieri. Si trattava in quella sua veste grafica di racchiudere in un pezzo giornalistico un insieme di riflessioni diverse tra di loro, ma sempre e comunque incisive. MONUMENTO AI CADUTI: Alcune settimane fa in un mio editoriale avevo denunciato la situazione in cui versava il Monumento ai Caduti in piazza Marinoni. Uno stato che mal si addiceva alla storia del grande obelisco inaugurato l'otto novembre 1925, ma che soprattutto, così come da tempo si presentava, non rispettava la memoria dei soldati tiranesi caduti e dispersi nel corso dei due conflitti mondiali. Con estremo piacere e non certamente perchè avevo evidenziato il fatto su questo giornale, ho visto che giorni dopo erano iniziati i lavori mirati a ridare luce nuova all'opera. La prima fase ha visto la ripulitura della base e negli ultimi giorni anche le lapidi riportanti i nomi dei Caduti, sono tornate ad essere pienamente leggibili. Da osservatore, ma prima di tutto piccolo e certamente insignificante scrivano di storia di Tirano, che mai smetterà di pubblicare ciò che vede e ciò che pensa, apprezzo questo significativo ed importante intervento. Reputo infatti che lo stesso sia certo conservativo, ma in particolar modo, abbia tutelato la memoria dei combattenti che con il loro estremo sacrificio avevano contribuito al valore fondante della nostra Patria. IL PILASTRINO IN PIAZZA CAVOUR: non è mia intenzione voler innescare polemiche atte o mirate a puntare il dito, oppure lanciare qualsiasi tipo di accusa, però sempre in materia di tutela del patrimonio artistico a questo punto mi tolgo un sassolino dalla scarpa. Da qualche mese, tutte le volte che mi trovo a passare per piazza Cavour, mi prendo la briga di osservare un particolare che non reputo piccolo e nemmeno insignificante. Cadrei nel banale o nel ripetitivo se come ha scritto Ezio Maifrè, la nostra “Maria Luisa” ha bisogno di attenzioni. Ma eccolo il fatto che non risale a ieri o all'atro ieri: uno dei pilastrini che da tempi passati sorregge le grandi catene che fanno da cornice alla fontana e alla statua in marmo bianco di Carrara, scolpita dal maestro milanese Giuseppe Croff, giace in bilico quasi cadente. A poco serve quel moderno indicatore bianco/rosso posto nelle immediate adiacenze, lo stesso vi giace da tempo e non vorrei che malauguratamente entrasse a far parte integrante dello storico contesto. Non so quali siano le cause del cedimento, magari possono essere riconducibili ad una errata e maldestra manovra di un automobilista che preso dall'incontenibile fretta, ha urtato la piccola colonnetta...Chi lo sa? Adesso però, mi si perdoni la franchezza sarebbe giunto il momento di metterci mano, ripristinare il tutto e ridare a quell'umile ornamento, comunque storico, la sua degna posizione originale. Perchè vedete, anche da questi particolari, non diamo una bella immagine di Tirano che deve aver cura di quella sua culla di storia e di arte. Buon lavoro.... ________________________________________________________________________________ LA CARTELLONISTICA PUBBLICITARIA: ora siamo in viale Italia, lo storico viale un tempo intitolato a Vittorio Emanuele. Ben inteso, ho già avuto modo di scrivere sull' arredo urbano che certo oggi mal si addice a quel percorso appositamente e anticamente progettato nel suo itinerario, al fine di poter fornire ai pellegrini una grande visione capace di inquadrare la Basilica. Permettetemi pure di lanciare un appello sulla cura della cartellonistica pubblicitaria che fa parte del viale. Un'occhio attento potrebbe vedere soprattutto verso Madonna, che qualche intervento andrebbe fatto. In particolare l'allestimento inserzionistico posizionato in prossimità dell'incrocio con via A. Scala, mostra evidentissimi e pericolosi segni di degrado. Un'altra tubolare bacheca, sul lato opposto non riporta nessuna inserzione, ed è tristemente posizionata nel suo abbandono ben poco degno di essere al cospetto di una storica scuola e di un tempio Mariano....Anche su quel monumento “fontanario” e sulla sua ornamentalità, forse qualche quesito sarebbe lecito porselo, visto lo stato in cui in parte giace... Non è certo, se non per lo spazio verde, non possiamo più parlare una bella cartolina. ________________________________________________________________________________ LUCE NUOVA SUL VIALE ITALIA: da anni si discute sulla pericolosità di questa centralissima arteria stradale che anche recentemente è balzata alle cronache per incidenti intercorsi soprattutto a danni dei pedoni. Si è sempre detto che in particolare nelle ore notturne, la visibilità era scarsa in particolar modo in prossimità dei tanti attraversamenti pedonali che fanno parte del viale. In effetti la problematica era annosa e riferibile soprattutto alle strisce pedonali nel tratto dall'intersezione con via San Giuseppe sino all'incrocio di Madonna tra via A. Scala e via Fucine. Alcuni anni fa, per volere dell'amministrazione guidata da Pietro Del Simone, l'illuminazione del viale era stata rinnovata con la posa in opera di nuove luminarie, frutto di uno studio “illuminotecnico” capace di ben sopperire alla carenze che il vecchio impianto presentava. Ero allora redattore della testata “Il Tiranese senza Confini”, quando mi ero occupato dell'opera, la quale ieri come oggi ben si addice con particolari riferimenti allo stile Liberty, alla storicità del viale. Tuttavia quell'intervento, non aveva mancato di suscitare qualche polemica: si era in parte asserito che si era guardato più allo stile che alla reale utilità. Insomma per farla breve piaceva la “palificazione” e pure le caratteristiche lampade, peccato che per una parte dell'opinione pubblica, questa non migliorava in alcun modo la visibilità. Così, prese di posizione capibili o meno, tutto è rimasto inalterato sino ad oggi. Nelle scorse settimane però sono state poste in opera, proprio in prossimità degli attraversamenti pedonali, nuove lampade su entrambe i lati della carreggiata. Quest'intervento è da giudicarsi estremamente positivo in quanto tutela sia i pedoni che gli automobilisti, per cui complimenti per la miglioria e per il lavoro ben fatto.
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