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Situazione cinghiali: Le azioni della Provincia di Sondrio

CRONACA - 21 05 2024 - Redazione

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Da Palazzo Muzio arriva un contributo tecnico per meglio comprendere l'attuale situazione relativa alla diffusione dei cinghiali nel territorio provinciale e le attività messe in atto per il contenimento della popolazione di questa specie, nota per i danni alle colture e i numerosi incidenti stradali che provoca.

 

La presenza dei cinghiali in Valtellina, una specie non endemica della zona, risale all'inizio degli anni 2000. Sin dall'inizio, la Provincia ha cercato di contrastare e contenere la loro diffusione attraverso un'attività di controllo mirata, condotta dalla Polizia Provinciale con l'ausilio di cacciatori formati e abilitati secondo quanto previsto dalla legge regionale n.26 del 1993.

 

Nel corso degli anni sono stati organizzati e promossi vari corsi per l'abilitazione di queste figure, portando oggi a oltre 600 operatori qualificati. Questo approccio ha consentito di limitare l'incremento della specie: solo nel 2023 sono stati abbattuti oltre 600 capi, riducendo così i danni agricoli e ambientali. Un risultato che, pur non risolvendo definitivamente il problema, è considerato molto incoraggiante rispetto a quello delle province limitrofe, dove il cinghiale è stato gestito principalmente tramite la caccia.

 

Regione Lombardia, con l'Ordinanza n. 105/2023 relativa alle "Disposizioni per la prevenzione e il controllo della diffusione della Peste Suina Africana", ha ulteriormente rafforzato le attività finalizzate alla riduzione del numero di cinghiali. L'ordinanza prevede che la caccia di selezione al cinghiale sia estesa a cinque giorni alla settimana, escludendo il martedì e il venerdì, senza limitazioni di orario diurno o notturno e per l'intero anno solare, con libero accesso a tutti i settori del Comprensorio alpino.

 

Questo provvedimento deve essere applicato anche sul territorio della Provincia di Sondrio. Tuttavia, tenuto conto della regolamentazione vigente, è stato chiesto e concesso che la caccia al cinghiale possa essere esercitata esclusivamente dai cacciatori abilitati per la caccia a tale specie e iscritti alla specializzazione "ungulati".

 

La Provincia, con la determina n. 372 del 16 aprile 2024, ha approvato i criteri formativi necessari per l'abilitazione alla caccia al cinghiale. Successivamente all'organizzazione dei corsi da parte dei Comprensori Alpini e delle Associazioni Venatorie, la Provincia organizzerà le sessioni di esame. Si procederà, previo confronto con i rappresentanti del mondo venatorio, all'approvazione di uno specifico regolamento provinciale che, partendo dai contenuti inderogabili dell'ordinanza 105/2023, definirà nel dettaglio le modalità di svolgimento della caccia di selezione al cinghiale.

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