“Vivi lo sport”, quando a parlare è la piazza
CRONACA - 25 09 2017 - Ivan Bormolini
(A cura di Ivan Bormolini) La notizia è uscita qualche giorno fa e riguarda la cancellazione dell'ormai tradizionale “Vivi lo sport”, ne abbiamo dato delucidazioni anche dal nostro giornale con un pezzo a firma del Direttore Marco Travaglia. Si è generato dunque una sorta di ampio malcontento, poiché questa bella vetrina di sport tiranese, era ormai divenuta una classica manifestazione che quest'anno purtroppo non avrà luogo. Ed allora faccio alcune considerazioni in merito: la prima viene spontanea, oserei dire normalissima; si è tanto pubblicizzata la nomina della nostra città a Comune Europeo dello sport 2017, e poi in un anno così importante per lo sport non si ha avuto modo o tempo di organizzare “Vivi lo sport”. Sembra persino un paradosso se ben ci pensiamo! Attenzione bene, cari lettori, qui occorre fare degli ampi distinguo; non c'è nulla da eccepire sul fatto che la tappa dell'Hand Bike a Tirano sia stata davvero una bella manifestazione sportiva, nello stesso tempo dobbiamo dare ampio e positivo merito al passaggio del Giro d'Italia e alle manifestazioni tiranesi ad esso correlate. Tutto questo, ed è fuori dubbio alcuno, ha permesso di dare un'ottima immagine di Tirano a livello nazionale ed internazionale. Per questo, onore al merito all'organizzazione. Per il resto? Per il resto, ho visto andare in scena le già assodate e rodate manifestazioni, alcune delle quali devono ancora avere inizio, e che non mancheranno di avere successo. Torno al problema di base. Avevo voluto inaugurare la rassegna “Lo Sportivo Tiranese”,proprio con un'intervista alla consigliera e delegata allo sport Elena Soltoggio. E' certo che, in un anno così importante per la nostra città, eletta “Comune Europeo dello Sport”, già le dimissioni della consigliera delegata a tale incarico abbiano a suo tempo fatto parlare... Ed anche tanto! Bellissimo il viale Italia chiuso al traffico veicolare, che in un sabato pomeriggio presentava la vetrina amplissima delle attività proposte dal variegato mondo associativo sportivo tiranese e locale. Da una parte si proponeva uno sport, una disciplina e dall'altra si coinvolgevano bambini, ragazzi ed anche adulti ad avvicinarsi allo sport. Ma se scaviamo in quel periodo d'oro di quella “Festa dello Sport”, troviamo pure i nomi di Vittorio Brumotti, il quale con una sua grande performance ha tenuto col fiato sospeso, in un sabato sera piovoso, davvero tanti, ma tanti tiranesi. Una festa in una festa in quella piazza Marinoni incapace di trattenere un pubblico dalle grandi occasioni. Proporre, oppure evidenziare la nostra città anche dal punto di vista dei motori. Ebbene, per due anni consecutivi, il nostro pilota di casa Andrea Perego vinceva il Coppa Valtellina ed era ben felice di essere premiato, prima del podio ufficiale, dalla sua città, assieme al suo navigatore Romano Belfiore e dai tanti concittadini... Strategia organizzativa, ampie visioni, il tutto nell'interesse di una grande e riuscita manifestazione? Sicuramente sì. Non ho nulla da eccepire sul fatto che “Vivi lo sport” sia stata trasferita al Parco delle Torri e zone adiacenti. Non sta certo a me definire la più idonea sede, basta che tutti si siano divertiti ed abbiano colto il messaggio. Vedete, cari rappresentanti della Maggioranza di palazzo Marinoni, c'è una buona fetta di cittadini che si interroga sui perché di questa vostra scelta. Ci si chiede pure quale sia la motivazione sul perché a suo tempo non avete comunicato alla cittadinanza, con appositi mezzi di comunicazione, questa decisione. Colpa delle precedenti dimissioni di Elena Soltoggio? Certamente no, morto un buon buon Papa se ne elegge un altro, in questo caso non passando da un troppo complicato Conclave.... Ovvero chiusi a chiave in un luogo prima della decisione. Fumata bianca o nera...Tanti, troppi punti di domanda, a cui anche quell'agorà, che non nega di avervi dato il consenso elettorale, si pone delle domande. Buon lavoro! Ivan Bormolini
Pare però che questa decisione non sia passata inosservata a moltissimi tiranesi che ne hanno parlato nella tradizionale agorà, fatta appunto da discorsi di piazza e sulla più ampia piattaforma di Facebook, dove certo non si sono letti commenti che si possono definire lusinghieri nei confronti di palazzo Marinoni.
Ma l'agorà, e lo ribadisco, sia quella dialogata tra sampietrini delle nostre piazze sia quella forse più pungente della rete, pone un'altra riflessione, ovvero: cosa ha portato a Tirano, o meglio alla Tirano sportiva, questa nomina avvenuta in pompa magna tra Roma e Bruxelles?
Insomma nulla di diverso dal solito, un “solito” che non oserei mai definire routine, ma una carrellata di impegno, successo e ampia volontà organizzativa. Sto parlando della perseveranza dei vertici di tante associazioni sportive tiranesi, che pur con difficoltà, quali per esempio la mancanza o la carenza di sedi idonee, continuano a credere nei loro obbiettivi che guardano ai nostri ragazzi ed ai nostri concittadini più in generale.
Come ben noto, la stessa, proprio in quest'anno così importante per la nomina ottenuta, ha dato le dimissioni dall'incarico.
In tutta sincerità, non mi interrogo sui perché, o meglio non li ripropongo all'attenzione del lettore; la consigliera dimissionaria ha reso noto, a suo tempo, le motivazioni della sua scelta e dall'altra parte, chi ci governa ha detto la sua.
Punto e a capo. Sta di fatto che i cittadini, o meglio la larga parte di questi, aveva individuato nella persona di Elena Soltoggio delle grandi doti organizzative e nello stesso tempo aveva evidenziato la sua voglia di fare, una persona che aveva messo anima e corpo in questo incarico.
Adesso, a parte l'addio della Soltoggio, Signori rappresentanti della Giunta comunale, cosa vi ha spinto a non organizzare “ex novo” la rassegna “Vivi lo sport”?
Vivi lo sport, era figlia di un'idea nata dall'Amministrazione Del Simone e dalla stessa portata avanti con ampio successo per qualche anno.
E poi che dire, la bella parata finale che portava tutti i gruppi ed associazioni a sfilare dal viale, in piazza Marinoni, sotto la sede del municipio verso il parco degli Olmi, dove si cenava con piatti semplici, ma soprattutto si celebrava lo sport tiranese, le nostre storiche e più recenti Associazioni sportive. Una festa davvero unica.
E poi, non scordiamolo, non dimentichiamo la lungimiranza, di datare l'allora “Festa dello Sport” allo storico rally Coppa Valtellina. Ed anche qui, emozioni una dopo l'altra.
Sta però a me, semplicissimo redattore, dar voce a tante manifestazioni di malcontento che si sono innescate in merito alla decisione si eliminare da quel calendario di manifestazioni una festa che era vissuta da genitori e figli.
Dunque calano i riflettori su “Vivi lo sport”, oppure sarà per il prossimo anno, nella speranza di trovare il tempo per organizzarla? Intanto l'agorà, riflette e pensa.
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1 COMMENTI
25 09 2017 10:09
Méngu
“Punto e a capo. Sta di fatto che i cittadini, o meglio la larga parte di questi, aveva individuato nella persona di Elena Soltoggio delle grandi doti organizzative e nello stesso tempo aveva evidenziato la sua voglia di fare, una persona che aveva messo anima e corpo in questo incarico”. Caro Bormolini io credo veramente, che nella Tua frase di cui sopra, si racchiuda quasi tutto lo sconcerto e la Tua delusione per la cancellazione della bella iniziativa “Vivi lo spor” . Dirò quello che Tu non hai detto o forse nemmeno pensato e che io penso da tempo. A Tirano non mancano menti eccellenti in tutti i campi. Persone che creano iniziative e idee di fama Nazionale. Il guaio è che quando emergono queste persone eccezionali, che traducono le loro idee in azioni concrete e di successo , o per un verso o l’altro, vengono per così dire “ placcate “ Perché? A mio parere, nell’animo umano c’è un “ soffio sottile di invidia “ per le persone eccellenti, e che si oppone all’eccellenza. Pian piano questo malsano soffio distrugge chi vuol creare, fare, e agire con la propria intelligenza. Un consiglio di un vecchio: “volete far qualcosa di buono nella vostra città? allora fatelo in incognito, nuotate sott’acqua nell’agire nel fare, nel dire. Emergete per quel che basta per far vedere quello che avete fatto di buono per la comunità. Facendo così farete in modo di portare innanzi le vostre idee e non farvi fiocinare dalla persone ignoranti. Le persone che vi circondano non sono stupide, capiranno il lavoro che avete fatto nel silenzio e nel silenzio avrete il successo meritato e chi cerca di criticarvi a torto azzannando il vostro lavoro , non avrà carne per i suoi denti “.