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Auguri di buon Natale e felice anno nuovo

CULTURA E SPETTACOLO - 24 12 2018 - Ivan Bormolini

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La mangiatoia di Betlemme, dal presepe di Ercole Ricci

Cari lettori, nell'imminenza del Santo Natale e delle festività che ci condurranno nel nuovo anno, voglio porvi i miei migliori e sentiti auguri di buone feste.

Grazie per aver letto anche quest'anno le mie rubriche ed interviste. Grazie al fondatore e direttore di questa nostra unica testata tiranese, l'amico Marco Travaglia, che anche per l'anno nuovo mi darà la possibilità di continuare ad esercitare questa mia passione per il giornalismo locale, per la nostra storia e per la nostra arte tiranese.

 

La fine di un anno è da sempre tempo di bilanci: per la nostra città sono convinto che la notizia più bella sia la tangenziale che dopo anni si è concretizzata.

Abbiamo una nuova caserma dei Vigili del Fuoco, con annesso eliporto, inaugurata qualche tempo fa, un baluardo di funzionalità e tecnoligia che molti ci invidiano e che ha visto vari attori collaborare per dar vita a questa realtà, importante non solo per il nostro comune ma per l'intero mandamento.

E' recente la notizia che anche l' ex centro Zoo Tecnico, in area Foro Boario, sarà interessato da un'opera di bonifica che prevede lo smantellamento delle coperture in Eternit, e successivi progetti di riqualificazione, grazie anche al contributo economico della provincia.

 

Buonissimi anche altri lavori, come per esempio quelli inerenti allo storico palazzo scolastico Luigi Credaro ed altri ancora.

Presso la nostra Casa di Riposo, si è realizzato Il Giardino delle Generazioni, un luogo molto bello e ben ideato progettualmente che oltre ad arricchire con spazi verdi, quello che era lo storico “Ricovero”, contribuisce a creare un incontro tra gli ospiti della stessa casa ed i bambini delle scuole. Sono convinto, in tal senso, che un buon dialogo tra l'esperienza di vita degli anziani e la bella vivacità degli alunni, non possa far altro che essere una buona palestra di vita.

Sarebbe bello un giorno poter vedere un unico giardino che unisca le due strutture, comprensivo anche degli spazi del piazzale delle scuole, dove gli alberi, ormai pericolanti erano stati tagliati, ridando nuova luce alla facciata di palazzo Credaro, un angolo di arte tiranese ben progettato ed edificato nel 1908 su disegno dall'architetto Ramponi.

Sarebbe per Tirano un bel valore aggiunto che potrebbe essere battezzato con il nome di “Giardini Giovanni Bertacchi”, in onore della via che divide le due storiche realtà ed in ricordo di questo illustre poeta, docente e critico letterario, nativo di Chiavenna.

 

Positivo auspicare che nell'anno che verrà si trovino definitive soluzioni a ciò che non è il bello della città, ovvero il palazzo dell'ex cinema Italia in piazza Marinoni, il fabbricato della Mottana a Madonna di Tirano che è di propietà privata. Entrambe le strutture non sono certo un bel vedere per il decoro urbano e per quella cittadina che è sempre più turistica.

Inoltre, spero vivamente che presto venga individuata una soluzione anche per la porzione di fabbricato nell'area del Bocciodromo. Una struttura pubblica mai terminata e che giace non certo in belle condizioni. E' questa una questione ultra decennale da risolvere, speriamo che l'anno nuovo porti positive notizie anche in questo ambito, il tutto, nonostante ci vogliano molti soldi per sistemare, potrebbe divenire utilissimo spazio per il variegato modo dell'associazionismo sportivo tiranese.

So bene, e soprattutto non voglio alimentare polemiche, che alcune persone si sono adoperate attivamente per risolvere questi annosi problemi di non facile soluzione, ed auguro che l'anno nuovo possa essere un periodo di svolta anche in questi ambiti.

 

Sento sempre più parlare di Tirano “Città del buon Vivere”. Un termine bellissimo, che calza a pennello con Tirano “Culla di storia, scrigno di arte e tradizioni”. Oppure ancora Tirano “Città turistica”.

Negli ultimi decenni, si è lavorato molto in tal senso. Una positiva unione di intenti tra vari attori ha portato alla creazione di eventi enogastronomici, culturali e sportivi, di assoluta eccellenza. Manifestazioni che hanno richiamato a Tirano moltissimi visitatori, locali, nazionali ed internazionali.

Tutto questo è bene, anche considerando che il turismo, visto sotto vari aspetti, sta sempre più diventando un buon volano per l'economia locale e per il futuro della città.

 

L'anno nuovo per Tirano sarà anche tempo di elezioni comunali. Un appuntamento importante, solitamente molto sentito dalla popolazione votante.

Non è ancora il momento di fare previsioni o azzardare ipotesi fantasiose su chi saranno i candidati sindaci o consiglieri comunali. Potrebbe esserci una continuità, oppure un netto stravolgimento che vedrà a palazzo Marinoni un nuovo sindaco ed una nuova giunta. Vedremo il tutto più avanti, quando i motori della politica locale inizieranno a scaldarsi.

Anche in questo caso, l'augurio a coloro che con una buona dose di voglia di fare e mettersi in gioco, è quello di un buon lavoro per il bene futuro della città, dei cittadni e di coloro che visitando Tirano, conserveranno un buon ricordo.

Starà poi a noi, cittadini elettori, sulla base di nomi e programmi decidere chi eleggere, ognuno nelle sue convinzioni e nella libertà di scelta.

 

Voglio concludere questo mio intervento con un fatto che ho nel cuore, ma sono convinto sia nell'anima di molti concittadini.

Qualche mese fa, abbiamo salutato l'amico e fotografo Valentino Candiani, prematuramente ed improvvisamente scomparso.

Una persona ed un artista della fotografia che ha regalato alla città di Tirano un bagaglio di scatti di inestimabile valore.

Valentino, con la sua macchina fotografica, aveva saputo degnamente interpretare i tanti volti della città. Lo aveva fatto con garbo e gentilezza, aveva fotografato Tirano nella sue tante essenze, umane, economiche, contadine, storiche ed artistiche.

Spero davvero che il tutto possa tradursi in qualcosa che lo ricordi egregiamente.

Tutto quel lavoro, ovvero l'arte e la sensibilità di raccontare con la fotografia, non deve andar perso, ma al contrario, valorizzato e stimato in ricordo di questo amico divenuto nostro concittadno.

 

Ancora tanti auguri a tutti di buon Natale e felice anno nuovo!

 

Ivan Bormolini

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