MENU

Da quando la chiesa era stata dedicata a San Martino?

CULTURA E SPETTACOLO - 09 11 2020 - Ivan Bormolini

CONDIVIDI

/L'ANTICO INGRESSO PRINCIPALE DI SAN MARTINO PORTALE SETTENTRIONALE
L'ANTICO INGRESSO PRINCIPALE DI SAN MARTINO PORTALE SETTENTRIONALE

(Di I. Bormolini) Ci siamo lasciati venerdì scorso con dei miei piccoli ma per me importanti ricordi legati alla festa di San Martino.

Certamente, parlando di storia il monumento tiranese che più ci ricorda questa figura è la nostra chiesa parrocchiale a lui dedicata.

Ma la chiesa poi divenuta parrocchiale e successivamente collegiata di San Martino, è sempre stata dedicata sin dalle sue origini a questa figura?

 

Per rispondere a questa domanda è necessario fare un lunghissimo passo indietro nei secoli: va detto che il periodo o le date sulla precisa fondazione della chiesa, rimangono a tutt'oggi ignote. Un documento cita una chiesa in Tirano dedicata però a San Vittore, siamo nel 774.

Al patrono San Vittore, sarebbe subentrato San Martino, probabilmente tra il VII e il VII secolo, durante il periodo della dominazione dei Franchi.

Un secondo e ben più esaustivo documento, facente parte dell'archivio storico di Madonna dove si annovera la nostra chiesa, risale al 20 febbraio 1228 e riporta la firma di Landolfo Giovanni Formica, notaio di Tirano.

 

In estrema sintesi, lo scritto conferma che a Tirano c'era una chiesa dedicata a San Martino. La stessa struttura ben diversa da quella poi sviluppatasi nei secoli successivi, aveva un portico non identificabile con quello esistente e nemmeno lontanamente simile all'attuale assetto urbanistico della nostra piazza San Martino di oggi.

In quel giorno nello stesso portico, si era tenuta l'assemblea dei vicini, ovvero gli abitanti di Tirano, era presente all'adunanza il podestà, un Capitanei di Stazzona e con lui il caneparo del comune, ossia la figura che oggi può essere paragonata al dirigente dell'ufficio di ragioneria.

Da questo si evince che Tirano, aveva una precisa organizzazione comunitaria, la quale con quasi certezza era definita in uno statuto; lo stesso importantissimo testo che nel 1606, aveva avuto una fondamentale revisione e un necessario aggiornamento, lo stesso che aveva portato alla stesura degli storici “Capitoli Novi della Magnifica Università di Tirano”.

 

Riunioni o incontri come quello citato del 1228, avevano ovviamente avuto un seguito e sempre nel portico di San Martino.

Ne sono citate alcune: il cinque luglio 1248, il ventun novembre 1249, il 21 dicembre 1253, il nove agosto 1254 ed il quattro dicembre 1258.

La storia tiranese, oltre a queste civiche adunanze, ci ricorda sulla base di numerose ricerche, che comunque e per lunghissimo tempo, le stesse avvenivano in questo luogo.

Tra le curiosità storiche e certamente non di poco conto, si evince che le riunioni nel portico di San Martino, venivano convocate sin dagli inizi con il suono della campana.

 

Questo dato ci fa comprendere come la chiesa di San Martino, abbia avuto una grandiosa evoluzione nel corso dei secoli.

Difficile almeno sino al tardo Quattrocento, stabilire con esattezza dove fosse collocata questa campana. Non vi era infatti il sontuoso campanile che oggi ammiriamo, questo infatti nella sua sua architettura essenziale e tendenzialmente severa, ha una storia che ci riporta alla seconda metà del citato secolo.

Tutto è appurato dal fatto che l'autorizzazione alla sua edificazione, veniva concessa con nota ufficiale del tre luglio 1475 da Pavia, la stessa ci riporta a un personaggio ben noto nella storia di Tirano, ovvero Ludovico Sforza detto il Moro.

Lo stesso, come costume dell'epoca, aveva inviato nel nostro borgo l'ingegnere ducale per il compimento dei necessari rilievi e per esaminare il progetto.

 

Ricordavo nelle righe precedenti, che la chiesa non era assolutamente e strutturalmente simile a quella di oggi.

Monsignor Lino Varischetti nelle sue ricerche, date alle stampe nel 1961, aveva affermato che della prima chiesa, esisteva, come lo ammiriamo oggi, solo il grazioso ed artistico portale settentrionale che guarda sulla via XX Settembre, un tempo definita anche come Regia Strada Postale.

Lo storico e professor Gianluigi Garbellini, nei suoi complessi studi sulla chiesa di San Martino, afferma che pochi altri monumenti di Tirano, hanno subito nel corso dei secoli così tante trasformazioni, quanto la parrocchiale.

Ci ritroveremo domani, dove in una mia ricerca, forse unica, ho voluto identificare la maggior parte delle rappresentazioni artistiche che nella nostra città si ricollegano a San Martino.

 

FONTI: LA CHIESA DI SAN MARTINO IN TIRANO. Autori: Gianluigi Garbellini e William Marconi. Stampa: finito di stampare nel mese di dicembre 1999 dalla Tipografia Bettini- Sondrio.

TIRANO. Autore: Monsignor Lino Varischetti. Stampa: Finito di stampare il 29 settembre 1961 presso la Tipografia Bettini in Sondrio.

La fotografia di copertina è di Ivan Bormolini e raffigura l'antico ingresso principale della chiesa di San Martino.   

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI