Il pane vivo
CULTURA E SPETTACOLO - 18 06 2017 - Don Battista Rinaldi
I cristiani celebrano, domani, la solennità del corpo e del sangue di Cristo. C’è una connivenza misteriosa tra il Dio di Gesù Cristo e il pane. Gesù entra nella storia degli uomini nascendo a Betlemme, “la casa del pane”, e si congeda dai suoi discepoli con il gesto di spezzare il pane. E fra i segni più luminosi della sua missione di salvezza c’è il pane moltiplicato per sfamare la folla nel deserto. Inoltre quel Gesù, spesso a tavola anche con pubblicani e peccatori, ci ha lasciato un banchetto come segno della sua presenza e della comunione con lui. Il pane è la cosa più ordinaria e la cosa più necessaria, rappresenta la vita. Si lavora per il pane, siamo soliti affermare. E ce ne accorgiamo quando il lavoro manca… In quel pane, che per noi è vita, è possibile vedere una ‘concentrazione’ di energie che coinvolgono tutto l’universo: è questione di sole, di luna, di piogge, di brezze, di forze nascoste nella profondità della terra. A questo si deve poi aggiungere il lavoro dell’uomo. Con il linguaggio di oggi potremmo dire che il pane (come pure il vino) è un fatto di natura e di cultura. Di natura per quanto riguarda l’apporto che le forze cosmiche danno a questo nutrimento vitale. Di cultura per l’intervento dell’uomo che dal grano ricava, con una serie di processi il pane. Un discorso che bisognerebbe continuamente riproporre ai bambini: sollecitare la loro curiosità e immaginazione perché nel pane possano vedere anche la storia dell’uomo. In questo modo li si aiuterebbe a capire che non dovrebbe mai mancare la gratitudine. E poi comprenderemmo tutti che se il pane rappresenta la nostra storia, nell’eucarestia Gesù non annulla questa storia, ma la assume, la valorizza, la arricchisce, la trasfigura, la converte in qualcosa di più grande, in qualcosa di divino. Per questo il pane, che ha già un valore simbolico così grande, realizza nelle mani del Signore un significato e un valore ancora più grandi. Potremmo dire che il pane eucaristico rappresenta il dono di Cristo per tutta l’umanità, il suo amore totale. L’amore vero, infatti, non quello possessivo ed egoistico che purtroppo conosciamo meglio, è un amore che porta a donarsi e sacrificarsi totalmente per la persona che si ama. Nell’eucarestia Gesù si rende presente con il suo amore totale, amore che si è donato sulla croce e che misteriosamente continua a donarsi.
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